3 gennaio 2018
ore 10:55
di Davide Sironi
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 Per tutti

I primi giorni del 2018 proseguiranno piuttosto movimentati sul Paese, a causa di alcuni rapidi fronti perturbati, sospinti dalle correnti atlantiche, che alla media di uno al giorno, impegneranno anche buona parte delle nostre regioni. Il tempo si manterrà molto dinamico con repentini cambiamenti anche nel corso della stessa giornata, in attesa di un più corposo e prolungato peggioramento atteso per l'Epifania. Vediamo allora la situazione attesa per i prossimi giorni: 

MERCOLEDI' 3 GENNAIO - Un flusso di tese correnti nord-occidentali (in libera atmosfera i venti supereranno i 200/250 Km/h) continuerà a interessare l'Europa centrale, risultando tuttavia poco ondulato. Ne conseguirà una giornata senza grosse conseguenze su molte regioni d'Italia con nubi irregolari in transito. Addensamenti più consistenti sono attesi sulle regioni tirreniche con qualche piovasco che impegnerà le zone interne della Sardegna e la Toscana; dal pomeriggio piogge e acquazzoni più organizzati raggiungeranno Cilento, Calabria tirrenica ed area dello Stretto.  Nuovi fenomeni, trasportati dalle forti correnti in quota, raggiungeranno le Alpi, dove sono attese nevicate abbondanti sui settori confinali (Valle D'Aosta, Alto Piemonte, Alpi Retiche, Alto Adige) ma con quota neve in rialzo fin verso 1300-1500 m. Qualche pioggia raggiungerà a tratti anche i settori prealpini e pedemontani. 

Spiccata variabilità e forti venti per i primi giorni del 2018
Spiccata variabilità e forti venti per i primi giorni del 2018

TENDENZA GIORNI SUCCESSIVI - La situazione non subirà grosse variazioni di rilievo tra il 4 e il 5 gennaio con ancora nuvolosità di passaggio sulla Penisola ma fenomeni che interesseranno per lo più le Alpi di confine e in modo sparso Toscana e versanti tirrenici di Campania, Calabria e Sicilia. Venti sempre sostenuti e temperature miti oltre le medie stagionali. 
Per l'Epifania un cambio di assetto barico favorirà la formazione di una vasta area depressionaria sull'Europa occidentale associata ad un flusso molto mite dal Nord Africa verso la Penisola cui si assocerà un peggioramento a partire dalle regioni di Nord Ovest e Sardegna. 

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