METEO ITALIA. Temperature in graduale incremento dal WEEKEND
Nel corso della prossima settimana avvezione di aria relativamente mite e secca su tutta Italia con valori massimi prossimi ai 20°C su alcune regioni.
SITUAZIONE. Mentre la prima parte del weekend sarà ancora caratterizzata dalla presenza di un vortice di bassa pressione in spostamento verso le regioni meridionali e causa di una certa instabilità che impedirà alle temperature di risalire, un flusso più tiepido di correnti più tiepide di origine atlantica raggiungerà l'Italia a partire dalle zone occidentali, favorendo una graduale ripresa delle temperature a iniziare da domenica che si protrarrà probabilmente anche per l'inizio della prossima settimana.
SABATO. Le schiarite che subentreranno al Nord favoriranno un calo delle minime, tra -1 e 3° anche con qualche gelata fino a -2° a Bolzano, ma un aumento delle massime che arriveranno a lambire i 10°. La maggior copertura farà invece aumentare le minime al Centro-Sud, tra 11 e 16°, mentre di giorno poche saranno le variazioni se non qualche lieve aumento e valori che oscilleranno tra 11 e 17°.
DOMENICA. Temperature in aumento, sia grazie al miglioramento che gradualmente raggiungerà buona parte del Sud, sia per l'ingresso di correnti più miti da Ovest sulle regioni centro-settentrionali, i cui effetti si apprezzeranno soprattutto sulle zone di montagna. Massime tra 9 e 15° al Centro-Nord, tra 15 e 17° al Sud.
PROSSIMA SETTIMANA. Nel corso della prima parte di Dicembre aria relativamente mite e secca a tutte le quote interesserà l'Italia favorendo temperature ancora sopra le medie del periodo, specie in montagna e in collina. I valori saranno anche fino a 10°C sopra la norma del periodo, ad eccezione delle aree pianeggianti, in particolare la pianura padana e le valli interne del Centro, più soggette alla formazione di nebbie, nubi basse e inversioni termiche in condizioni di stabilità atmosferica. In particolare sono attese punte massime fino a 18-19°C al Centro-Sud, Isole maggiori e coste tirreniche. Più bassi (e anche più difficili da prevedere) i valori attesi in pianura al Nord e lungo i versanti adriatici per i motivi esposti in precedenza.
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