18 maggio 2023
ore 23:45
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Le condizioni atmosferiche avverse che si sono abbattute su gran parte d'Italia in questa prima metà di maggio lasceranno probabilmente un segno indelebile negli annali della meteorologia. Era francamente difficile immaginare che dopo i mesi siccitosi invernali, la seconda parte della primavera ci avrebbe riservato una simile cambio di rotta. Ma tant'è che a meno di due settimane dall'inizio dell'estate meteorologica (1° giugno) facciamo ancora i conti con temperature al di sotto della media e piogge in perfetto stile autunnale. Ora gli aspetti futuri da analizzare sono sostanzialmente due, un ritorno a condizioni più stabili e conseguentemente l'arrivo di temperature più calde, consone al periodo. Ecco che cosa ci dicono i modelli sul prosieguo del mese e sull'inizio di giugno. Le analisi a medio e lungo periodo fatte dal modello europeo mostrano una persistente anomalia barica positiva sul nord Europa, in parte ottenuta dall'unione dell'anticiclone delle Azzorre con quello scandinavo, ma più che altro con un anticiclone scandinavo dominante. 

Se una tale condizione si fosse verificata in inverno avremmo probabilmente avuto uno degli inverni più freddi degli ultimi decenni. Anticicloni cosi alti in latitudine costringono le aree depressionarie ad organizzarsi al di sotto di essi ed ecco che l'Europa meridionale diventa automaticamente assieme al Mediterraneo e al Nord Africa zona di deficit barico. Una zona in cui possono svilupparsi ed evolversi depressioni a carattere locale che traggono energia dall'umidità del nostro bacino. 

Ebbene il modello europeo non vede un sostanziale sblocco di questa situazione, nemmeno a lungo termine (primi di giugno). Questo non significa che le depressioni debbano svilupparsi necessariamente sull'Italia ma significa che ci saranno ancora occasioni per avere instabilità e temporali. Anche dal punto di vista termico, la conseguenza più ovvia di una tale situazione sarebbe un parziale aumento delle temperature ma senza eccessi e con fasi che localmente potrebbero vedere anche valori sotto media. Quindi per il momento l'estate dovrà ancora attendere ma avremo modo di riparlarne.


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