29 settembre 2022
ore 23:37
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Dopo tanti giorni di pioggia l'anticiclone delle Azzorre farà sentire la sua voce. Questa dinamica sarà influenzata da un cambiamento di traiettoria delle correnti polari che invece di puntare sull'Atlantico europeo, punteranno temporaneamente su quello americano. Ciò favorirà una rimonta anticiclonica sub tropicale che raggiungerà gradualmente l'Italia nella seconda parte del weekend e consoliderà la sua posizione sul comparto iberico e francese nel corso della nuova settimana. 

Nel contempo la saccatura fredda che ha interessato il nostro settore e che porterà ancora molta pioggia tra giovedì e venerdì migrerà verso est e manterrà una posizione tra il Mar Nero e la Russia. In questo contesto che sarà dunque anticiclonico sull'Italia andranno a inserirsi due possibili insidie. L'evoluzione di un vortice africano che proverà a risalire di latitudine verso le Baleari e delle infiltrazioni di correnti più fresche sul bordo orientale dell'anticiclone. Il vortice nord africano dovrebbe limitarsi almeno in questo periodo di analisi ad interessare leggermente le due Isole Maggiori con qualche velatura. Per quanto riguarda l'aria più fresca da est, potrà determinare degli annuvolamenti al Nord, più che altro dovuti al sollevamento delle foschie notturne e delle nebbie che andranno a interessare le zone di pianura e risaliranno fino alle pedemontane e le Prealpi. Ma sarà proprio la nebbia a costituire la maggiore insidia, le valli e le pianure sono intrise di acqua per le recenti precipitazioni e pronte a restituirla sotto forma di vapore acqueo non appena l'aria si scalderà un po'. Questo vapore andrà poi a concentrarsi  nei bassi strati durante le ore notturne e del primo mattino formando spessi strati di nebbia. Nebbie che tuttavia dovrebbero andare a dissolversi facilmente durante le ore diurne.

Dal punto di vista climatico è atteso un aumento delle temperature, anche sensibile rispetto a questi ultimi giorni, sia in pianura che in montagna. Passeremo da valori sotto media a valori sopra media con massime che su alcune zone, anche della Val Padana potranno raggiungere i 26°C o persino di più mentre in montagna gli zeri termici risaliranno fino a 3600/4000m. Insomma la classica ottobrata.


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