25 giugno 2019
ore 20:40
di Davide Sironi
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1 minuto, 50 secondi
 Per tutti

Il Trentino-Alto Adige e la regione alpina nel suo complesso sta per assistere ad un evento eccezionale dal punto di vista del caldo estremo; si stanno creando tutte le condizioni affinché giovedì si possano toccare o presumibilmente anche superare i precedenti record storici di caldo.

Giovedì 27, caldo eccezionale su Alpi e Trentino Alto Adige con punte di 40 gradi
Giovedì 27, caldo eccezionale su Alpi e Trentino Alto Adige con punte di 40 gradi

Masse d'aria di origine sahariana stanno invadendo in queste ore l'Europa occidentale con bersaglio in particolare la Francia e la Germania. Attualmente la regione alpina, nonostante il netto rialzo delle temperature su valori di molto oltre la norma, si trova ai margini di questa poderosa ondata di caldo. Giovedì suddette roventi masse d'aria affluiranno sulla regione alpina e saranno associate inoltre ad un effetto di compressione favonica (foehn in condizioni anticiclone) con rinforzo dei venti dai quadranti settentrionali.
Questa particolare combinazione di fattori (massa d'aria di estrazione africana + effetto favonico) determinerà un riscaldamento eccezionale della regione sudalpina che verrà interessata ventilazione da nord sempre più rovente. Non si esclude che tra tardo pomeriggio ed ore pre-serali diverse zone del Fondovalle della Val d'Adige potranno addirittura superare la soglia "psicologica" dei 40 gradi, frantumando i precedenti records storici. Anche in quota si avranno condizioni di caldo eccezionale con valori anche prossimi ai 35°C a 1000 m oltre i 30°C a 1500 m.
I venti da nord saranno in particolare attivi nelle ore serali e potrebbero creare condizioni di caldo assolutamente inusuali per le Alpi, mantenendo valori anche ben oltre i 30°C anche durante le ore tardo serali a Merano, Bolzano e Trento. Si tratterà comunque di caldo torrido tipici delle zone desertiche, ovvero di valori elevati di temperature associati a bassissimi tassi di umidità relativa. 
Tale situazione estrema potrebbe interessare anche le zone confinali del Veneto e segnatamente Dolomiti bellunesi, Val Belluna, zona Garda e alto Vicentino.

Seguiranno eventuali e ulteriori aggiornamenti in attesa di verificare se gli strumenti registreranno effettivamente quanto indicano le proiezioni di modelli fisico-matematici. 

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