Mozambico, Zimbabwe e Malawi continua l'emergenza dopo il CICLONE IDAI, scoppia anche un'epidemia di colera
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Non c'è pace per le sventurate popolazioni dell'Africa sud orientale colpite a metà marzo dal ciclone tropicale Idai. Le vittime accertate sono salite fino a 815, una catastrofe senza precedenti per quelle zone. L'abitato di Beira, cittadina costiera del Mozambico dove si è avuto il maggiore impatto della tempesta è semi distrutto, il 90% delle abitazioni è stato danneggiato irrimediabilmente. Non ci sono più le strade, acqua potabile ed energia elettrica e il territorio è ancora completamente inondato. C'è anche un'emergenza sanitaria, sono stati infatti registrati 138 casi di colera. Oltre mezzo milione di persone è stato costretto ad evacuare.
La situazione non è molto diversa nel vicino Zimbabwe dove circa 250mila persone sono in difficoltà. Le vittime qui sono state 259 e come nel Mozambico manca l'energia elettrica, non c'è acqua potabile e le vie di comunicazione principali sono compromesse. Nel Malawi situazione grave nei distretti di Chikwawa e Nsanje che si trovano nelle pianure del fiume Shire. Le piogge alluvionali hanno colpito duramente almeno 16mila famiglie distruggendo centinaia di abitazioni. Qui i morti sono stati 59 ma si registrano difficoltà più o meno gravi per quasi un milione di persone. Molti aiuti umanitari sono giunti in zona da diversi paesi del mondo, anche dall'Italia.