25 aprile 2023
ore 11:23
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti

Di tanto in tanto capitano le nevicate fuori stagione sulla Pianura Padana, ma quella del 25 aprile a Torino di ben 51 anni fa è di fatto entrata nella storia, sia per l'intensità che per il periodo dell'anno in cui è avvenuta.

Certamente l'aprile 1972 è stato un mese piuttosto freddo e non solo per il Piemonte, ma anche per gran parte delle altre regioni italiane, a causa di ripetuti affondi artici che si sono riversati sulla penisola fin dai primi giorni del mese. Ma il colpo di grazia avvenne proprio sul finire del mese, in quel giorno festivo.

Un'irruzione di aria molto fredda ha iniziato a prendere piede dall'alta Russia, mettendosi in cammino con traiettoria nordest-sudovest lungo il fianco inferiore di un campo di alta pressione che è andato allungandosi dall'Atlantico verso le isole britanniche e la Scandinavia.

Dopo aver attraversato mezza Europa il carico di aria gelida ha varcato la porta della Bora e ha risalito la Pianura Padana da est verso ovest creando nubi sempre più compatte, da cui sono scaturiti piogge e rovesci diffusi sulla Val Padana. Una volta giunta a ridosso delle Alpi occidentali l'aria fredda si è intensificata e ha innescato condizioni di forte instabilità sul Piemonte, generando fiocchi a larghe falde che hanno raggiunto il capoluogo piemontese.

La temperatura è crollata in breve tempo fin verso gli 0,5° in città, con i fiocchi che sono riusciti anche ad aderire al suolo nel centro di Torino creando uno strato di qualche centimetro di neve bagnata. Accumuli più consistenti hanno rivestito le aree periferiche della città, mentre in collina il manto bianco ha raggiunto i 30cm sulle zone più alte. Si è trattato, fino ad oggi, della nevicata più tardiva della storia in Piemonte.


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