30 giugno 2020
ore 19:16
di Alex Guarini
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 Per tutti

Registrato un anomalo picco di radioattività in Scandinavia - In particolare nell'area compresa tra Norvegia, Svezia e Finlandia. Gli esperti del Ctbto, l'ONG che monitora gli esperimenti atomici, dichiara una possibile provenienza dal comparto occidentale della Russia e potrebbe essere la conseguenza di una fissione nucleare di origine civile.

Nessun rischio per la salute umana - L'aria, secondo quanto rilevato tra il 22-23 Giugno conteneva isotopi di rutenio 103, cesio 134 e cesio 137. A darne notizia è stato Lassina Zerbo, portavoce della ONG che conferma la probabile regione d'origine, ma non è in grado di indicare il punto esatto di questa emissione radioattiva.

La Russia smentisce la vicenda - La Rosenergoatom, società russa che gestisce e monitora l'andamento delle centrali nucleari ha confermato l'assenza di nessun tipo di incidente, non sono state riscontrate anomalie nelle centrali nucleari Leningradskaya e Kolskaya, nonché da impianti nucleari di Svezia e Finlandia. Anche il Governo Russo ha smentito l'accaduto su entrambe le centrali nel nord-ovest del Paese, quella di San Pietroburgo e quella di Kola, si lavora regolarmente e non si registrano fughe radioattive. 

L'autorità finlandese per la sicurezza nucleare (STUK) ha dichiarato di aver rilevato ad Helsinki le stesse sostanze radiottive anche a metà mese, esattamente tra il 16-17 Giugno scorso.


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