Palle di ghiaccio sul lago Michigan, come si formano?
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In realtà il fenomeno della formazione delle palle di ghiaccio non è un'esclusiva del lago Michigan ma di tutti i grandi laghi americani e anche di diverse zone marine come ad esempio il Golfo di Finlandia. Si tratta in sostanza di ciottoloni di forma rotondeggiante fatti completamente di ghiaccio ma decisamente meno candidi delle palle di neve perché al loro interno c'è un po di tutto, soprattutto sabbia o terreno. Ma come si formano? Gli ingredienti sono piccoli specchi d'acqua isolati, gelo intenso e forti venti
I grandi laghi americani e non solo, come abbiamo detto anche alcuni mari come il Baltico o il mar di Siberia ad esempio, durante il periodo invernale tendono a ghiacciare in superficie in corrispondenza di zone più isolate come piccoli golfi o rientranze. Lo spessore della lastra ghiacciata può essere davvero notevole tanto che ci si potrebbe camminare o pattinare sopra. Ma quel che conta è che il resto del bacino non ghiaccia, resta liquido e questa è la condizione necessaria perché il fenomeno si avvii.
In presenza di forti venti la superficie libera tende ad agitarsi e il moto ondoso si estende anche alle zone ghiacciate dove per effetto delle onde, le lastre si spaccano. Se i venti sono forti e il moto ondoso intenso le lastre si frantumano in milioni di piccoli pezzi che urtando fra loro nell'oscillazione delle onde si levigano fino ad arrotondarsi completamente.
Ice balls in Lake Michigan at St. Joseph lighthouse pier @weatherchannel #ItsSoCold pic.twitter.com/mwD1hYa7b8
— Andrew Seelig (@andrewseeligg) 29 dicembre 2017
Inizialmente questi ciottoloni restano a galleggiare ma se i venti sono abbastanza forti riescono a rotolare sulla riva e rotolando rotolando a spingersi persino lontano da essa.