31 agosto 2022
ore 19:49
di Linda Vail
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 Per tutti

In questo finale d'estate, quando le temperature cominciano a scendere, non c'è bisogno di salire in quota e prendere freddo per godersi le montagne sulle due ruote. Lo si può fare dal fondovalle sulle ciclabili che attraversano paesaggi di ogni tipo. Una delle ciclopedonali più belle è la "Via dell'Acqua", proclamata nel 2021 migliore "Green Road" d'Italia. Si trova in Trentino e corre tra laghi e fiumi per 143 chilometri (di cui 138 km riservati a bici e pedoni e 4 km su strada a bassissimo scorrimento) unendo luoghi, territori, storie, legate all'elemento liquido. Si pedala per lunghi tratti a pochi metri dal fiume Adige, dal Sarca, dal lago di Garda, dal lago di Toblino, attraversando anche città e borghi storici.Questa via verde inizia al confine con la provincia di Bolzano, in località Cadino di Faedo, nel comune di San Michele all'Adige e, dopo un percorso circolare che tocca 21 comuni, termina nel capoluogo Trento. Un itinerario da fare in più tappe, e l'ultimo chilometro, da Sardagna a Trento, si può coprire in funivia sopra il fiume Adige.

Segue il filo dell'acqua anche la ciclopista della Valsugana che nel 2020 ha ricevuto l'Italian Green Road Award, premio della stampa come ciclabile più verde d'Italia al Cosmo Bike Show di Verona. Collega il Lago di Caldonazzo con Bassano del Grappa: 80 km a cavallo tra Trentino e Veneto.
Dall'acqua ai fiori: all'ombra delle Dolomiti di Brenta, nel territorio di Madonna di Campiglio, si possono percorrere la ciclopedonale della Val Rendena e quella della Valle del Chiese: la prima conta 24 km da Carisolo al lago di Ponte Pià, poco dopo Tione di Trento; la seconda 28 km da Bondo fino a Baitoni sul lago d'Idro.

Percorsi che corrono in mezzo a una tavolozza di colori e che si sono aggiudicati il nome di "Ciclabile dei fiori": mentre si pedala si possono osservare oltre 600 specie floristiche.

Si scopre invece il paesaggio delle Prealpi Bellunesi pedalando sulle strade bianche della Valbelluna tra borghi, vigneti, castelli e ville venete. Dal Lago di Santa Croce fino al Lago di Arsiè lungo il fiume Piave si scoprono luoghi unici come la Grotta Azzurra, i Brent de l'Art (rocce scavate dall'acqua nei millenni che alternano cascatelle e pozze d'acqua trasparenti), la Casa dell'Alchimista e la foresta del Cansiglio da dove proveniva il legname per fare i remi della flotta della Serenissima. Il Grande Anello Bellunese (GAB) è una delle proposte tra queste montagne: ha una versione estiva di 250 km con circa 4.700 metri di dislivello positivo, e una versione invernale di 166 km e 2.800 metri di dislivello. Si può pensare di percorrerlo con il bagaglio sulla bicicletta oppure, se l'idea è di completarlo in 3 giorni, si può scegliere di dormire a Belluno e ogni giorno percorrere un pezzo dell'anello.

Più a ovest sotto le cime delle Dolomiti friulane scorre la Ciclovia Alpe Adria: partendo da Salisburgo e arrivando a Grado per 415 chilometri totali attraversa le Alpi e arriva al mare percorrendo in parte vecchi tracciati ferroviari e tunnel.

Poco più di un anno fa è stata inaugurata la Ciclovia dell'Appennino: 2.600 chilometri che uniscono l'Italia da Nord a Sud facendole guadagnare il titolo di ciclabile più lunga del Paese. Da percorrere in 44 tappe totali attraversando parchi e aree protette.

Sulla carta c'è poi il progetto "Orobikeando": una ciclovia che unisce le montagne coprendo l'area rurale che, dall'aeroporto di Orio al Serio si dirige alla città di Bergamo, sale verso le Alpi Orobie bergamasche, prosegue sul versante valtellinese e risale fino alla città di Tirano. 795 chilometri per 64 tracciati che si snodano nel territorio di 139 comuni (il 47% dei percorsi ciclabili passano su aree protette): un grande progetto che nasce dalla volontà di valorizzare insieme enogastronomia e turismo rurale.


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