12 novembre 2020
ore 18:59
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Non è vero ma ci credo! Secondo i superstiziosi venerdì 13 è il giorno più sfortunato dell'anno e anche chi superstizioso non è si guarda spesso attorno sperando di superarlo indenne. Ma perché questo giorno è così temuto? La paura del 13 è talmente radicata da avere addirittura un nome: si parla infatti di triscaidecafobia, ovvero il timore irragionevole del numero 13.

Tredici è da sempre un numero considerato gravido di sfortuna: a partire da Giuda, il tredicesimo apostolo che tradì Gesù, ma anche prima, con la concezione babilonese secondo la quale 12 era un numero sacro perché facilmente divisibile, mentre il 13 una "cifra inutile". Anche il venerdì non è proprio il giorno più fortunato della settimana se si considera che di venerdì Eva tentò Adamo con la mela, morì Gesù Cristo e avvenne il Diluvio Universale. Tanto basta perché venerdì 13 diventi un giorno universalmente temuto (anche se in Italia sono in molti a considerare più "sfortunato" il numero 17). Certo, anche nel nostro Paese essere in 13 a tavola non è ben visto da tutti: con un riferimento, molto probabilmente, all'Ultima Cena. Negli Stati Uniti, in moltissimi grattacieli manca il tredicesimo piano, passando dunque direttamente dal 12esimo al 14esimo. E lo stesso accade a volte per i posti a sedere di alcune compagnie aeree che non prevedono la poltrona numero 13.


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