5 maggio 2017
ore 12:18
di Manuel Mazzoleni
tempo di lettura
1 minuto, 9 secondi
 Per tutti
La stupa di ghiaccio. Foto di Sonam Wangchuk
La stupa di ghiaccio. Foto di Sonam Wangchuk

Piramidi di ghiaccio artificiali per combattere la crisi idrica dell'Himalaya. E' la soluzione messa in atto dall'ingegnere meccanico Sonam Wangchuk nella regione desertica del Ladakh, nel Nord dell'India. I cambiamenti climatici stanno purtroppo accelerando la fusione dei ghiacciai, tagliando drasticamente le riserve idriche di una zona che riceve appena 50 millimetri di pioggia ogni anno.

Ispirandosi al ghiaccio invernale che resisteva al calore estivo su un ponte locale, Sonam ha pensato bene di creare vere e proprie piramidi di ghiaccio che fungono da riserva idrica per il periodo estivo. Chiamate Ice Stupa dalla popolazione locale hanno una forma conica, simile alla stupa di fango buddista (da qui il nome) in questo modo da massimizzare il volume d'acqua che può essere conservato e minimizzare la superficie esposta alla luce solare diretta.

La prima piramide fu istallata nel 2013, un prototipo di sei metri di altezza, a quota 3.170 metri per conservare 150.000 litri d'acqua. Questo inverno è stato realizzato un mini ghiacciaio artificiale di quasi 24 metri di altezza, guadagnandosi un posto nel Guinness dei primati. La stupa assicurerà acqua agli agricoltori fino a metà luglio circa. E nei prossimi anni il target sarà ancora più ambizioso: sono già in cantiere 20 mini ghiacciai alti fino a 30 metri, con l'obiettivo futuro di realizzarne almeno un centinaio.

La stupa durante la fase di creazione
La stupa durante la fase di creazione


Seguici su Google News


Articoli correlati