28 agosto 2023
ore 7:28
di Edoardo Ferrara
tempo di lettura
3 minuti, 13 secondi
 Per tutti
L'amaranto
L'amaranto

COLTURE NATURALMENTE RESISTENTI E RESILIENTI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO - Il cambiamento climatico ha chiaramente effetti sulle specie vegetali e sulle coltivazioni: il problema non è tanto il clima che cambia (lo ha sempre fatto e sempre lo farà in modo ciclicamente naturale sul nostro Pianeta), ma quanto velocemente sta cambiando, troppo negli ultimi anni. Da qui si entra nell'ambito della capacità di adattamento naturale delle specie animali, vegetali e degli ecosistemi in generale, che giocoforza risulta più complicato. In particolare il caldo, ma anche la siccità, su diverse aree della Terra stanno rendendo più vulnerabili ampie fette di coltivazione. Oggi il sistema alimentare mondiale poggia su pochi pilastri, ovvero grano, mais e riso: una dipendenza da un numero troppo ristretto di specie, quasi sempre coltivate in modo massivo e in monocoltura. Questo fatto ha diminuito così la capacità di adattamento e la resistenza del sistema agricolo al clima che cambia, ai mutamenti del regime pluviometrico (soprattutto in casi di scarsità d'acqua), ma anche a malattie e parassiti. 

La parola chiave dunque diventa biodiversità. Pensate che si stima che dall'antichità gli esseri umani abbiamo contivato più di 6000 specie vegetali per poi progressivamente prediligere quelle con maggiore resa (tra cui appunto riso, mais e grano). In un clima che cambia tanto velocemente dunque si stanno riscoprendo specie coltivabili antiche più resistenti ma altrettanto nutrienti. Uno studio del Guardian ha individuato le seguenti cinque:

AMARANTO - pianta totalmente commestibile: le foglie, una volta cotte, si possono mangiare come verdura (già tradizione in Asia e Africa) mentre il seme della pianta tostato si può consumare come pseudo-cereale. Si tratta di una specie resistente alle condizioni siccitose e nutriente, in quanto ricca di vitamine, antiossidanti e priva di glutine.

FONIO - cereale della stessa famiglia del miglio, si tratta di una delle coltivazioni più antiche dell'Africa e dalle prestazioni formidabili: resistente alla scarsità d'acqua, autoproduce anche sostanze antiparassitarie e non ha bisogno dunque di trattamenti chimici. Cereale privo di glutine con basso indice glicemico è ricco di proteine, sali minerali e fibre. 

TARO DELLA POLINESIA - tubero simile alla patata, è diffuso soprattutto nel Sudest asiatico. Si sta tentendo di coltivare questa specie tropicale anche nei climi più temperati come negli Stati Uniti, dove sono studiate e monitorate otto varietà di taro. 

Il Taro della Polinesia
Il Taro della Polinesia

FAGIOLI DELL'OCCHIO - anch'essa specie totalmente commestibile, di cui la Nigeria è ad oggi la maggior produttrice. Resistente alla siccità è un'ottima fonte di proteine. Il fatto curioso è che in Europa, Italia compresa, nei secoli passati i fagioli dell'occhio venivano comunemente utilizzati, ma sono stati progressivamente soppiantati da fagioli provenienti dall'America. Il fatto è che quest'ultimi, tra cui il fagiolo pinto e il fagiolo nero, risultano più vulnerabili ai cambiamenti climatici: proprio in America Latina si sta dunque considerando la reintroduzione del fagiolo dell'occhio. 

KERZNA - erba di grano il cui vantaggio è quello di essere perenne, con una sola piantumazione che permette un risparmio di acqua e fertilizzanti. Ha inoltre il pregio di assorbire carbonio. Si tratta di un marchio registrato dal Land Istitute, organizzazione no profit con sede in Kansas e focalizzata sull'agricoltura sostenibile, che da anni è impegnata nel miglioramento della resilienza di questa pianta.

In parallelo si studiano varietà delle attuali colture massive che possano resistere a cambiamenti climatici, carenza d'acqua, malattie e parassiti. Ad esempio sul grano, un recente studio dell'Enea in collaborazione con il Centro Internazionale di Miglioramento del Mais e del Grano (Cimmyt) in Messico, ha portato a individuare nuove varietà di frumento duro particolarmente resistenti agli stress idrici, tra questi la Barnacla.


Segui 3BMeteo su Fecebook


Articoli correlati