31 ottobre 2017
ore 9:00
di Carlo Migliore
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 Per tutti
CO2 confrontata con gli altri gas serra, il metano CH4 e il protossido di azoto NO2
CO2 confrontata con gli altri gas serra, il metano CH4 e il protossido di azoto NO2
CO2 confrontata con gli altri gas serra, il metano CH4 e il protossido di azoto NO2
Aumento allarmante della concentrazione dei gas serra nel 2016, mai cosi negli ultimi 800mila anni
Aumento allarmante della concentrazione dei gas serra nel 2016, mai cosi negli ultimi 800mila anni

Secondo la "WMO" l'organizzazione meteorologica mondiale, nel 2016 le concentrazioni dei gas serra, in particolare della CO2, il biossido di carbonio sono aumentate a un ritmo record, raggiungendo il livello più elevato da 800.000 anni. Già Nel 2015 la CO2 aveva superato la soglia delle 400 parti per milione (ppm), per poi arrivare a 403,3 ppm nel 2016, a causa di un mix di attività antropiche e di un fortissimo episodio di El Niño. la CO2 atmosferica è ormai aumentata del 145% rispetto all'epoca preindustriale (prima del 1750) un innalzamento che assieme agli altri gas serra è in grado di innescare una modifica senza precedenti del sistemi climatico. Assieme alla CO2 aumentano sensibilmente anche il Metano, CH4 ed il protossido di Azoto NO2. Il CH4 atmosferico nel 2016 ha raggiunto un nuovo picco 1.853 parti per miliardo (ppb) cioè circa il 257% del livello che aveva nell'epoca preindustriale mentre la concentrazione di protossido di azoto è stata di 328,9 parti per miliardo, cioè il 122% di quella che era nell'epoca preindustriale. I maggiori responsabili di questi aumenti sarebbero  la crescita demografica, la pratica di un'agricoltura più intensiva, un più grande utilizzo delle terre, la deforestazione, l'industrializzazione  e lo sfruttamento dei combustibili fossili a fini energetici. la WMO avverte: Se non riduciamo rapidamente le emissioni di gas serra, e in particolare la CO2, andremo incontro a un aumento pericoloso delle temperature entro la fine del secolo, ben al di là dell'obiettivo fissato nell'Accordo di Parigi sul clima. Le generazioni future erediteranno un pianeta nettamente meno ospitale. La CO2 persiste nell'atmosfera per secoli e nell'oceano ancora più a lungo. In futuro la temperatura sarà nettamente più elevata e i fenomeni climatici più estremi. Questi dati sono stati resi noti alla vigilia della pubblicazione dell'Emissions Gap Report dell'United Nations enveronment progranne (Unep) che censisce gli impegni presi dai Paesi del mondo in materia di politiche generali per la riduzione dei gas serra e che analizza come queste politiche produrranno un calo effettivo delle emissioni entro il 2030. Il capo dell'Unep, Erik Solheim, ha anticipato che le cifre non mentono. Le nostre emissioni continuano a essere troppo elevate e bisogna invertire la tendenza. In questi ultimi anni, le energie rinnovabili hanno certamente conosciuto un formidabile sviluppo, ma dobbiamo immediatamente raddoppiare gli sforzi per fare in modo che queste nuove tecnologie low carbon possano svilupparsi. Disponiamo già di numerose soluzioni per far fronte a questa sfida. Manca solo la volontà politica della comunità internazionale e l'accettazione di un'evidenza: il tempo stringe!


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