1 febbraio 2022
ore 13:00
di Federico Brescia
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Fulmine
Fulmine

Recentemente sono stati osservati due nuovi record in ambito meteorologico, e riguardano le fulminazioni. Il primo riguarda la lunghezza di un fulmine e il secondo la durata.

Due fenomeni assolutamente eccezionali e tutti e due avvenuti nel continente americano. Il primo, la fulminazione più lunga in termini di spazio, si è sviluppata lungo un'area di 768 km il 29 aprile del 2020, estendendosi lungo il Texas, Louisiana e Mississippi, una distanza equivalente a quella tra Milano e Bari per fare un esempio in casa nostra. Questo evento ha battuto il precedente record di 708 km verificatosi nel Sud del Brasile nel 2018.

Il secondo fenomeno strabiliante interessa la durata di un fulmine come detto inizialmente. Sono esattamente 17,1 i secondi consecutivi in cui una fulminazione ha illuminato i cieli al confine tra Uruguay e Argentina settentrionale nella giornata del 18 giugno 2020. Il precedente record era i 16,73 secondi osservato sempre nel Nord dell'Argentina il 4 marzo 2019. 

Solitamente questi fenomeni si verificano in presenza di MCS (sistema convettivo a mesoscala), ovvero sistema temporalesco molto esteso e intenso che nasce dall'unione di più cumulonembi.

Non è escluso che in passato eventi del genere possano essere già avvenuti ma non eravamo ancora in possesso delle tecnologie moderne che potessero rilevare episodi simili. Con nuovi potenti sistemi di rilevamento che si stanno diffondendo e proliferando in tutto il mondo, gli scienziati si aspettano che ci sia molto altro da scoprire.

Il fulmine rappresenta un grave pericolo che miete molte vite ogni anno - ricorda Petteri Taalas, segretario generale Omm - ; i risultati delle nostre rilevazioni evidenziano importanti problemi di sicurezza pubblica legati all'attività elettrica, nelle quali i lampi possono viaggiare a distanze estremamente grandi".


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