13 maggio 2022
ore 17:39
di Simone Fant
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 Per tutti

Negli Stati Uniti le energie rinnovabili corrono come il vento. Tra marzo e aprile si sono registrati due record storici: per la prima volta l'energia eolica ha superato carbone e nucleare come seconda fonte di elettricità; e in California le fonti rinnovabili sono arrivate a coprire il 97,6% del fabbisogno della rete elettrica. Le rinnovabili USA stanno vivendo un vero e proprio boom.

Il vento che soffia nelle grandi pianure - Come riportato dal giornalista di E&EBen Storrow e confermato dall'EIA(United States Energy Information Administration), il 29 marzo le turbine eoliche hanno generato oltre 2.000 gigawattora di elettricità, coprendo il 19% del fabbisogno energetico di quella giornata. L'authority dell'energia EIA ha sottolineato che già in altre occasionil'eolico aveva superato la produzione di carbone e nucleare, ma mai tutte e due nella stessa giornata.

L'impennata della produzione eolica è stata guidata soprattutto dagli Stati delle Great Plains, le grandi pianure centrali. Southwest Power Pool, operatore di rete regionale che serve 14 Stati delle Great Plains, dall'Oklahoma al Nord Dakota, ha annunciato che le rinnovabili hanno rappresentato il 90% della sua produzione di elettricità, con la maggior parta dell'energia proveniente dall'eolico.

«In un decennio, la nostra regione è passata dal pensare che raggiungere il 25% di produzione energetica da rinnovabili fosse quasi impossibile - ha dichiarato alla stampa Bruce Rew, vice presidente di Operations Southwest Power Pool - a un momento in cui superiamo regolarmente il 75%». Il vento si sta rivelando una risorsa importantissima soprattutto per tre Stati: Kansas, Nebraska e Oklahoma; che tra il 2010 e il 2019 hanno registrato notevoli passi avanti nella produzione di energia eolica.

Serve accelerare - Nonostante la produzione di energia eolica statunitense sia cresciuta dal 2% a oltre il 9% solo nel 2021, Washington è ancora in ritardo rispetto a Paesi come la Germania che ha recentemente battuto un importante traguardo. Dalle analisi di Rystad Energy emerge infatti che a febbraio le turbine tedesche hanno generato 20,6 terawattora di energia, un contribuito del 77% a tutta la produzione di energia rinnovabile del mese e del 45% nel mix energetico totale.

Con oltre 100 progetti eolici offshore e onshore in cantiere, l'amministrazione del presidente Joe Biden sta cercando di recuperare terreno fissando l'obiettivo di installare 30 gigawatt di energia eolica offshore. Secondo le previsioni di EIA, si installeranno quest'anno altri 7,6 gigawatt di energia eolica, insieme a 21,5 GW di energia solare. Tuttavia i dati(EIA) mostrano un trend di installazione degli impianti in calo: da 10,2 GW (2022) a 4,3 GW nel 2023, e 5,2 nel 2025.

Mentre i costi e la logistica della gestione di grandi quantità di energia eolica e solare sulla rete non sono più un problema, i vincoli di trasmissione, interconnessione e catena di approvvigionamento sono tutti potenziali ostacoli a un'ulteriore espansione della capacità rinnovabile statunitense.

Ma dalla Casa Bianca l'impegnoè chiaro: raggiungere il 100% di energia pulita entro il 2035. Questo target secondo l'IEAmetterebbe il Paese sulla buona strada nel limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Secondo un rapporto pubblicato dal think tank Ember, l'energia eolica e solare sono fonti di energia in rapida crescita: nel 2021 hanno generato il 10% dell'energia mondiale. Inoltre hanno rappresentato il 38% della fornitura elettrica totale, superando del 2% il carbone.

Nonostante l'aumento di produzione di energia solare (+ 23%) ed eolica (+14%), Gli Stati Uniti sono ancora un Paese fortemente dipendente dai combustibili fossili: Il 60% dell'elettricità proviene da energia fossile e rimane ancora tra i peggioriproduttori di energia da carbone.

Gli stati che guidano la rivoluzione rinnovabile - In termini di elettricità totale prodotta da fonti rinnovabili, California (97 milioni di megawatt-ora ), Texas (91 milioni di MWh) e Washington (74 milioni di MWh) sono i leader nazionali. La Californiaè il più grande produttore di geotermia e solare (dovuto in parte alle grandi installazioni nel deserto del Mojave). Con abbondanza di terra a buon mercato e per le sue regioni ventose, il Texas domina gli Stati Uniti nella produzione eolica. A Washington, invece, sono le acque dei fiumi Columbia e Snake a fornire la potenza idroelettrica più produttiva.

A pochi giorni dal record nazionale, anche la California lo scorso 3 aprile ha festeggiato un primato significativo. Le fonti rinnovabili nello Stato USA più popoloso sono arrivate a coprire il 97,6% del fabbisogno della rete elettrica. Ben 1,2 punti percentuali in più rispetto al precedente record, raggiunto il 27 marzo.

Secondo quanto riporta il gestore della rete California Independent System Operator (ISO), il picco storico di 13,63 megawatt che riguarda gli impianti fotovoltaici californiani è stato toccato l'8 aprile, mentre le turbine eoliche avevano segnato un record il 4 marzo raggiungendo una potenza di 6,26 MW.

«Anche se questi massimi storici sono per un breve periodo, i risultati dimostrano i progressi compiuti per raggiungere concretamente gli obiettivi climatici della Stato». ha dichiarato Elliot Mainzer, presidente e CEO di ISO in conferenza stampa. Con la California impegnata a diventare carbon free entro il 2045, secondo l'operatore altri 600 megawatt di solare e 200 di eolico dovrebbero essere installati entro il primo giugno, con l'aggiunta di 2.700 megawatt di storage, costituiti principalmente da batterie agli ioni di litio.



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