14 novembre 2017
ore 11:27
di Carlo Migliore
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 Per tutti

 la supernova iPTF14hls è diventata un vero e proprio grattacapo per gli astronomi, il suo comportamento mette infatti in discussione tutte le principali teorie sulla morte delle stelle massicce. La sua prima esplosione osservata risale al 1954, tuttavia nel corso degli ultimi 63 anni la stella si è ripresa più volte con nuove esplosioni, almeno 6 di cui le ultime 5 tra il 2014 ed il 2017. Normalmente dopo l'esplosione di una supernova la stella diventa sempre meno brillante fino a diventare una quasi invisibile stella di neutroni o un buco nero ma in questo caso e in qualche modo la stella "rivive" prendendo da qualche parte nuova energia.

Scoperta nell'Orsa Maggiore a mezzo miliardo di anni luce da noi una stella che non vuole morire
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Il team di astronomi, guidati da Iar Arcavi dell'Università di Santa Barbara che sta indagando sul fenomeno ipotizza che nel nucleo di questa stella debba esserci antimateria. "Questa supernova rompe tutto ciò che pensavamo di sapere sul loro funzionamento", ha commentato Arcavi, "E' il più grande enigma mai trovato in quasi un decennio di studi di esplosioni stellari". Potrebbe trattarsi, di un raro esempio di supernova generata da instabilità di tipo pulsante. "Secondo questa teoria, è possibile che sia il risultato di una stella così massiva e calda da generare antimateria al suo interno". "Questo farebbe diventare la stella estremamente instabile, facendole attraversare brillanti eruzioni ripetute nel corso degli anni". Per questo suo strano comportamento la supernova si è meritata l'appellativo di "stella zombie"


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