28 dicembre 2022
ore 11:19
di Carlo Migliore
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 Per tutti

La materia è piuttosto complessa e meriterebbe sicuramente di più che una semplice menzione ma se ne sta parlando molto ultimamente perché i suoi propositi si intrecciano perfettamente con la nuova consapevolezza ambientale e quindi abbiamo deciso di portarla alla vostra attenzione. L'agricoltura biodinamica nasce nella prima metà degli anni '30 del ventesimo secondo ad opera di Rudolf Steiner, scienziato austriaco a cui fu specificamente richiesto dagli agricoltori del tempo di studiare un sistema per rendere i terreni più produttivi senza l'utilizzo di sostanze chimiche prodotte artificialmente, quello che oggi potremmo definire "biologico". 

Ma Steiner non era uno scienziato puro, i suoi studi scientifici mai lontani dalle dottrine spirituali lo avevano portato ad elaborare un modello di filosofia definito "Antroposofia", una sorta di scienza dello spirito che si avvaleva di mezzi scientifici associati a interventi meno convenzionali che oggi sarebbero in molti a definire seppur precipitosamente delle "stregonerie".  Steiner tenne una serie di otto lezioni sul suo concetto di agricoltura dal titolo "Impulsi scientifico - spirituali per il progresso dell'agricoltura", che riguardavo la fertilità del terreno e le forze cosmiche e spirituali che impregnano, secondo lui, il mondo. Da quel corso di agricoltura ebbe origine l'agricoltura biodinamica; una filosofia che crede nelle "energie vitali" infuse nella materia inanimata. 

Il modello biodinamico è riconosciuto dalla scienza moderna prevalentemente nella parte scientifica di cui si avvale, per esempio quella riguardante la preparazione dei terreni e l'utilizzo di sostanze organiche di derivazione naturale per aumentarne la produttività. Si rivolge con maggiore scetticismo invece, pur non ignorandolo completamente verso l'aspetto puramente esoterico, come la lavorazione e la preparazione dei terreni in funzione della posizione della Luna e i calendari delle semine elaborati sulla posizione degli astri. Ciò non di meno sono moltissime le aziende biodinamiche presenti in Europa pronte ad affermare l'assoluta efficacia di questi metodi di coltivazione e che chiedono, da tempo, che possa essere fatta ricerca in merito. Il prodotto finale di queste aziende è certificato in etichetta come proveniente da agricoltura biodinamica ed è reperibile in supermercati, negozi di alimentazione naturale o presso le stesse aziende agricole che applicano il metodo. 

L'Italia è il secondo paese al mondo per superficie coltivata con metodi biodinamici: 11.524 ettari dietro alla Germania dove gli ettari coltivati sono più di 72.000. Le aziende agricole che usano questa tecnica sono 390 e fatturano in tutto circa 450 milioni di Euro all'anno. La biodinamica ha goduto negli ultimi anni di un'attenzione crescente nel nostro paese, con l'organizzazione di seminari, convegni, lezioni, articoli di giornale e servizi televisivi.


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