Sostenibilità - La Danimarca converte una piattaforma petrolifera a favore dell'ambiente
Il progetto danese è un ottimo esempio di riciclo su grande scala a beneficio dell'ambiente.

Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 non basterà ridurre le emissioni di gas serra e sostituire tutte le energie fossili con le rinnovabili, si dovranno anche rimuovere miliardi di tonnellate di CO2 dall'atmosfera. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative per promuovere con sempre maggiore efficacia meccanismi di sequestro dell'anidride carbonica su larga scala. La tecnologia è nota come "Carbon Capture and Storage" e permette di sottrarre dall'aria in modo permanente i gas serra tra cui soprattutto l'anidride carbonica.
Il primo impianto industriale al mondo di questo tipo è stato sviluppato in svizzera dalla Climeworks ed è stato messo in funzione nel 2017 a Hinwil, a qualche chilometro da Zurigo. L'esempio svizzero è stato seguito da molti altri paesi, soprattutto dagli Stati Uniti ma ultimamente dalla Danimarca ci arriva un'idea fantastica su come salvare "Capra e cavoli". L'iniziativa danese, nota come progetto Greendand, punta a raccogliere enormi quantità di carbonio riconvertendo una piattaforma petrolifera nel Mare del Nord, nello specifico la piattaforma Nini A, circa 200 km al largo delle coste settentrionali del Paese. Invertirà il suo flusso: anziché succhiare petrolio dal sottosuolo, pomperà CO2 liquefatta a circa 1.800m sotto il fondo del mare all'interno di una formazione che in passato ha ospitato petrolio.
La Danimarca prevede di iniziare entro il 2025 a sequestrare il carbonio ad un ritmo di 1,5 milioni di tonnellate all'anno, salendo progressivamente a 8 milioni di tonnellate all'anno entro il 2030. Si tratta di oltre il 13% delle attuali emissioni del paese. Sembra inoltre che in questo serbatoio sotterraneo ci sia abbastanza spazio per immagazzinare tutto il carbonio che la Danimarca abbia mai creato nella sua storia, e anche di più. Speriamo che l'esempio danese possa essere seguito al più presto da altri paesi e chissà che un giorno non si debba guardare a quei mostri lontani dalla cosa come a dei giganti amici dell'ambiente.