5 gennaio 2023
ore 11:00
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Ci siamo mai soffermati a pensare a quanto sia inquinante una pavimentazione stradale fatta in asfalto? Il bitume, costituente principale del collante a caldo che una volta raffreddato tiene insieme il ghiaietto, è sostanzialmente un prodotto dell'ossidazione e successiva polimerizzazione del petrolio unito a piccole quantità di zolfo e altri elementi volatili. Una copertura di asfalto può essere costituita fino al 15% da bitume e questo senza considerare le emissioni di CO2 e di altri inquinanti immessi nell'aria per la produzione dei materiali. Ma ora le cose stanno per cambiare, un ambizioso progetto di riduzione dei consumi energetici mira a riutilizzare plastiche che altrimenti andrebbero smaltite, come sostituto del bitume. Il primo esperimento di questo tipo sarà condotto proprio in Italia. Un tratto di 250 km della A4 Torino-Milano sarà ripavimentato con grafene, plastiche dure riciclate provenienti da oggetti come giocattoli, cassette della frutta e cestini e asfalto riciclato al 70%. 

Quest'opera dovrebbe ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kWh (-30%), pari al fabbisogno annuo di 30mila famiglie. Le emissioni di CO2 equivalente dovrebbero diminuire di oltre 18mila tonnellate, che corrispondono alla quantità assorbita da 115mila alberi, si risparmieranno quasi 23 milioni di chili di bitume e 480 milioni di chili di materie estratto dalle cave. La tecnologia per la ripavimentazione si chiama Gipave ed è italiana. L'ha sviluppata Iterchimica, azienda bergamasca presente in 90 Paesi, assieme a G. Eco (società del gruppo A2a), all'università di Milano-Bicocca e a Directa Plus, fornitore britannico di prodotti a base di grafene. A eseguire lo studio di sostenibilità è stata l'università di Bologna. Al progetto parteciperanno anche altre società del gruppo Astm. Itinera, che lavora alla costruzione di grandi infrastrutture, si occuperà della ripavimentazione. Sina, società di ingegneria, ha progettato la ricetta di produzione ed eseguito le verifiche sugli asfalti. Bitux, produttore di bitume, fornirà le miscele dell'ecopavimentazione.


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