5 dicembre 2022
ore 13:37
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Il Wwf lo sostiene a chiare lettere, a causa di una errata gestione del sistema Ets le grandi industrie inquinanti negli ultimi nove anni hanno ricevuto dell'Unione europea quasi 100 miliardi di euro in quote di carbonio gratuite, ovvero in parole povere, la licenza di inquinare gratis. Ma che cos'è questo Ets ? Il sistema Emission trading system è  un sistema di tariffazione del carbonio per i settori dell'energia elettrica, dell'industria pesante e dell'aviazione ed è finalizzato a incentivare la decarbonizzazione. Funziona attraverso un meccanismo "cap and trade" ovvero fissando un tetto massimo di emissioni possibili sul territorio europeo nei settori coinvolti (cap) al quale corrisponde un equivalente numero "quote" (1 ton di CO2eq. = 1 quota) scambiate, e quindi acquistate o vendute, (trade). Obiettivo di questo meccanismo europeo è di arrivare entro il 2030 a una diminuzione del 40% delle emissioni di anidride carbonica e GHG rispetto a quelle del 2005. Le aziende possono in sostanza acquistare e vendere i diritti per immettere gas nocivi nell'aria , il che significa che un'azienda che riduce il proprio inquinamento viene ricompensata finanziariamente. 

Il principio alla base è dunque "chi inquina paga", ma l'analisi dell'associazione ambientalista sul periodo 2013-2021 dimostra che più della metà delle emissioni Ets (53%) sono state distribuite gratuitamente a chi inquina attraverso il cosiddetto schema di "allocazione gratuita". Le quote gratuite hanno fatto inceppare il sistema, afferma il Wwf. Inizialmente giustificate dalla paura delle delocalizzazioni da parte delle aziende in altri Stati con norme ambientali meno stringenti, dal 2006 il numero dei permessi è diminuito, stima l'Ong. Nonostante questo, il loro valore è superiore agli 88,5 miliardi di euro addebitati fino ad ora agli inquinatori, principalmente centrali elettriche a carbone e gas, per le loro emissioni di CO2. L'analisi mostra che nell'ultimo decennio l'Ets si è basato sul principio "chi inquina non paga", con miliardi di mancati introiti che i Paesi Ue avrebbero potuto invece investire nella decarbonizzazione industriale.


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