23 gennaio 2024
ore 16:27
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Non ci sono dubbi sul fatto che la presenza di alberi e più in generale di aree verdi in città aiuti a purificare l'aria dall'inquinamento. Una ricerca svedese ha cercato di caratterizzare meglio la scelta delle piante con uno studio approfondito sulle foglie di alberi di diversi natura, caducifoglie e aghiformi presenti nel giardino botanico di Göteborg. Il gruppo di alberi a foglie caduche includeva pioppi tremuli, ciliegi, sorbi, faggi, querce, noci e betulle. Quello di conifere a foglie persistenti era costituito da abeti, pini neri e abeti rossi. C'erano poi i larici, aghifoglie ma con foglie caduche. Poiché gran parte dell'inquinamento atmosferico nelle aree urbane proviene dalle automobili, gli scienziati si sono concentrati sugli idrocarburi generati quasi interamente dal traffico urbano. Il team ne ha presi in considerazione ben 32. 

Ne è venuto fuori che esiste un mix ideale di alberi costituito principalmente da pini neri e abeti rossi che sono quelli che assorbono meglio i PAH gassosi e dai Larici più adatti a trattenere le particelle. A seguire, tutti gli alberi a foglie caduche. Ma ci sono comunque delle problematiche, la prima è che nelle città molto inquinate questa capacità assorbente potrebbe essere compromessa, la seconda è che gli alberi che perdono le foglie potrebbe creare un secondo tipo di inquinamento per decomposizione del fogliame, la terza riguarda la strade molto strette dove la presenza delle chiome potrebbe favorire il ristagno di inquinamento come sotto una cappa, peggiorando le cose. I casi andrebbero quindi analizzati singolarmente adottando una strategia diversa a seconda delle condizioni.


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