24 luglio 2022
ore 9:30
di Carlo Migliore
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2 minuti, 18 secondi
 Per tutti

AGOSTO PROBABILMENTE SOPRA MEDIA MA... La domanda che in tantissimi ci stiamo ponendo da tempo su come potrebbe configurarsi climaticamente il mese di agosto, trova in questo ultimo scorcio di luglio qualche prima risposta seppur non definitiva. Il terrore comune è che, stante la somiglianza di questa estate con quella tremenda del 2003, possano verificarsi condizioni simili (ad agosto 2003 furono infranti parecchi record storici di caldo). Non vogliamo annoiarvi con sinottiche complicate e indici di difficile comprensione, diremo solo l'essenziale per arrivare al nocciolo della questione. La caratteristiche della circolazione su scala globale non sembrano mostrare segnali di cambiamento radicale, non per quanto riguarda il comparto atlantico centrale e meridionale le cui dinamiche concorrerebbero a tenere ancora in vita alle nostre latitudini un campo barico mediamente elevato e di natura sub tropicale. L'anticiclone africano sarebbe dunque ancora favorito ma con qualche differenza rispetto al mese di luglio. Agosto è un mese che vede un progressivo raffreddamento delle latitudini polari e sub polari, questo proprio a livello astronomico, indipendentemente dalle dinamiche atmosferiche. Ci si aspetta quindi una maggiore dinamicità sul comparto nord atlantico compreso tra il Regno Unito e la Scandinavia. Noi pensiamo che questa dinamicità crescente possa essere l'ago della bilancia per una situazione che potrebbe vedere maggiori sblocchi rispetto a quella di luglio

In sostanza, alcuni break instabili andrebbero a inserirsi in un contesto mediamente anticiclonico. Al momento è difficile dire quando ma forse qualcosa sul dove si. Considerando la posizione naturale delle figure bariche in gioco si può ipotizzare un maggiore coinvolgimento dei settori settentrionali. Le regioni che avrebbero meno chance di assistere a rinfrescate durature e passaggi temporaleschi incisivi sarebbero quelle centro meridionali pur non escludendo una locale instabilità convettiva nelle zone interne durante le ore più calde. 

In parole povere, un Nord più caldo della media ma senza temperature estreme e con qualche passaggio fresco e temporalesco. Un Centro e un Sud con temperature sopra media in un contesto di maggiore stabilità con poche e locali situazioni temporalesche, più che altro legate alla termo convettività diurna  sulle zone interne e montuose. Questa analisi è più valida nella prima parte quindi fino al Ferragosto, successivamente, ma questo solo considerando gli equilibri statistici stagionali, si potrebbe andare incontro a qualche passaggio instabile più diffuso anche al Centro ed al Sud. Avremo modo di riparlarne.

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