14 gennaio 2022
ore 23:53
di Carlo Migliore
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1 minuto, 33 secondi
 Per tutti

I giorni cosiddetti "Della Merla" ovvero la triade 29, 30 e 31 gennaio sono considerati dalla tradizione popolare come i giorni più freddi dell'anno ma ciò non sempre corrisponde alla realtà, vediamo come potrebbe andare quest'anno. La situazione attuale vede ancora schierato in prima linea un robusto campo di alta pressione di matrice sub tropicale che riporterà le temperature sopra media su quasi tutta l'Italia nell'arco del weekend. Nella penultima settimana di gennaio assisteremo invece a una strenua battaglia tra le correnti artiche di matrice scandinava e il suddetto anticiclone con un compromesso che non andrà troppo a favore dell'inverno sull'Italia, almeno in una prima fase. Qualche tentativo più importante per il ritorno del freddo e anche della neve lo avremo dopo il 20 gennaio a causa di una saccatura che forse riuscirà ad entrare in parte anche sul nostro territorio. Successivamente l'alta pressione dovrebbe riuscire ad avere nuovamente la meglio. 

Arriviamo così agli ultimi giorni di gennaio che potrebbero essere ancora caratterizzati da una massiccia presenza anticiclonica sul comparto europeo occidentale e da un nuovo tentativo di ingresso dell'aria artica sul comparto orientale. l'Italia si troverebbe tra "color che son sospesi" praticamente a metà strada tra le due influenze. A livello probabilistico e data la geografia del nostro paese, le regioni centro meridionali soprattutto quelle meridionali, situate più ad est rispetto a quelle settentrionali potrebbero avere maggiori chance di essere interessate dall'aria fredda ma molto dipenderà dalla posizione dell'anticiclone, a sua volta legata dall'attività depressionaria sul comparto americano. Comunque in linea di massima un'azione meridiana sembrerebbe prevalente rispetto alle correnti atlantiche. Come dire "O freddo o niente" con l'alternativa ormai di routine dell'anticiclone che sta trovando sempre più spazio nella storia del nostro clima.


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