8 febbraio 2023
ore 23:50
di Carlo Migliore
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5 minuti, 32 secondi
 Per tutti

ALTRE SCOSSE NELLE ULTIME 24 ORE. Nuove scosse di assestamento hanno colpito la zona nelle ultime ore, tutte con una magnitudo compresa tra 4.5 e 5.0 scala richter.

UN ITALIANO TRA I DISPERSI. E' stato identificato anche l'uomo italiano disperso tra le macerie, si chiama Angelo Zen, 50 anni, consulente residente in provincia di Vicenza. 

AGGIORNAMENTO MERCOLEDI' 8 FEBBRAIO. Continuano le ricerche nelle aree terremotate tra Turchia e Siria. Purtroppo però la corsa contro il tempo nel trovare i dispersi sotto le macerie è aggravata dal gelo che sta colpendo la zona in questi giorni con temperature abbondantemente sotto lo zero durante la notte. Salgono a 8.300 le vittime in Turchia, mentre sono 2.400 quelle in Siria. 

ADANA, PALAZZO SBRICIOLATO - LE IMMAGINI DAL DRONE.

AGGIORNAMENTO ORE 09:30 - SI CERCA UN ITALIANO. E' arrivata la conferma che anche un cittadino italiano è rimasto coinvolto in questa tragedia. Il ministro Tajani su Twitter: "La Farnesina non è riuscita a entrare in contatto con un connazionale".



AGGIORNAMENTO ORE 08:30 DEL 7 FEBBRAIO - L'ALBA DEL GIORNO DOPO. Si aggrava il bilancio delle vittime e dei danni causati dai violenti terremoti di magnitudo 7.8 e 7.5 che nella giornata di ieri, lunedì 6 febbraio, hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria. Sono più di 4890 le vittime fino ad ora mentre sono 5700 gli edifici crollati e purtroppo questi dati sono ancora provvisori. Si continua a cercare tra le maceria ma è una corsa contro il tempo sempre più disperata anche a causa del freddo e del maltempo che in questi giorni sta colpendo la zona. Ricerche rese difficili e pericolose anche dalle centinaia scosse di assestamento.

AGGIORNAMENTO ORE 20:20 - QUASI 5000 VITTIME ACCERTATE MA IL BILANCIO FINALE SARA MOLTO PEGGIORE: Le dimensioni della tragedia sono enormi, la seconda rovinosa scossa di magnitudo 7.5 ha allargato l'area della distruzione che si estende per oltre 300km di lunghezza e di larghezza. Finora sono state estratte senza vita dalle macerie quasi 4000 persone ma altre migliaia restano sotto le rovine dei fabbricati sbriciolati, in attesa di essere recuperate, si spera ancora vive. Sale anche il numero dei feriti che arriva a 10mila ma questi sono tutti numeri destinati a cambiar in peggio perché non è ancora chiaro il quadro completo del disastro, le autorità temono che le vittime possano essere più di 10mila. Purtroppo la scossa è arrivata a notte fonda e gli edifici erano pieni di persone che sono state colte nel sonno.

Al momento della seconda violenta scossa crollano altri edifici





IL TERREMOTO PIU' FORTE DEGLI ULTIMI 24 ANNI: era il 17 agosto del 1999 quando approssimativamente alle 3 del mattino, un terremoto devastante di magnitudo 7.4 colpì la zona settentrionale del Paese causando la morte di almeno 17mila persone. Ma il sisma di stamattina è stato molto più forte di quello di 24 anni fa e ha interessato una parte del Paese che non aveva mai avuto terremoti così violenti nel passato recente. La Turchia ha una complessa struttura tettonica, è una zolla tettonica indipendente che si trova incastrata tra la zolla  europea, quella africana e quella arabica. Assieme alla placca africana e quella arabica forma un punto triplo che genera due importanti zone di faglia, la faglia anatolica settentrionale che è quella responsabile del  terremoto del 1999 e la faglia anatolica orientale, responsabile di quello di stamattina. Lungo queste faglie le tensioni sono enormi con spostamenti anche di 200mm l'anno. Terremoti cosi forti in Italia sono rarissimi se non impossibili mentre possono essere battuti energeticamente dai sismi che si sviluppano nel Pacifico soprattutto tra Cile e Argentina dove le tensioni sono di gran lunga maggiori.

AGGIORNAMENTO ORE 11:30 - BILANCIO CATASTROFICO, LE VITTIME POTREBBERO ESSERE MIGLIAIA, INTERI CENTRI URBANI RASI AL SUOLO: di ora in ora si susseguono drammatiche le notizie che ci giungono dalla Turchia e della Siria colpite questa notte da un terremoto epocale di magnitudo 7.8. La distruzione è totale nella zona epicentrale con intere città rase al suolo e i danni sono catastrofici sino a un centinaio di km dall'epicentro. La macchina dei soccorsi si è messa in moto sin dalle prime ore della notte ma la devastazione renderà necessari grandi aiuti dai paesi vicini. L'edilizia armata non ha retto e i palazzi si sono letteralmente sbriciolati imprigionando nelle cavità centinaia di persone che attendono di essere tratte in salvo. Il numero delle vittime sarà elevatissimo con un bilancio provvisorio che già supera le 1100 fatalità. Le scene che ci arrivano dai social sono scioccanti:



AGGIORNAMENTO ORE 9:30, PIU' DI 1000 MORTI, BILANCIO PROVVISORIO DRAMMATICO - Si aggrava di ora in ora il bilancio, drammatico, del devastante terremoto che nella scorsa notte si è verificato tra Turchia e Siria. Le vittime sarebbero oltre 1000, di cui almeno 237 sul territorio siriano. Si continua a scavare tra le macerie, la situazione è drammatica con tantissimi edifici crollati. Nel frattempo la Protezione Civile comunica la revoca dell'allerta tsunami con possibili onde sulle coste del Sud Italia (dove è ripresa la circolazione ferroviaria dopo che era stata sospesa in via cautelativa su Sicilia, Calabria e Puglia). Ecco alcuni dei drammatici video della situazione:



Alle 02:15 circa ora italiana i sismografi di mezza Europa sono letteralmente saltati per una violentissima scossa di terremoto che ha avuto un epicentro tra la Turchia meridionale e la Siria. Il sisma è stato valutato di magnitudo 7.8 sulla scala Richter e ha avuto una profondità ipocentrale di 24km. La scossa è stata avvertita in tutta l'Asia minore, anche in Grecia, Cipro, Iran e Iraq. Circa 15 minuti dopo un secondo fortissimo terremoto di magnitudo 6.7 ha interessato la zona poco a nord dell'Epicentro principale e dopo pochi minuti una terza replica di magnitudo  5.6. 

Le notizie sono ancora frammentarie e riferiscono di centinaia di crolli con interi condomini letteralmente sbriciolati, ci sarebbero anche numerose vittime ma probabilmente non si saprà nulla di preciso fino alle prime luci dell'alba. Purtroppo nella provincia di Gaziantep oltre alle città più grandi esistono numerosi centri abitati di piccole e medie dimensioni e gli edifici sono costruiti con edilizia armata scadente, si teme dunque un disastro di proporzioni colossali. Le pessime condizioni meteo non aiutano certamente chi ha lasciato le proprie case, su tutta la zona fa molto freddo e nevica con temperature al di sotto dello zero. Resteremo aggiornati.







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