6 febbraio 2017
ore 15:09
di Manuel Mazzoleni
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Deformazione suolo ( fonte: Irea-CNR)
Deformazione suolo ( fonte: Irea-CNR)

Secondo i dati satellitari elaborati dall'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr) e dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) il suolo in prossimità di Campotosto si è abbassato di circa 10 cm. Le immagini fornite dai satelliti Sentinel-1 e Alos-2 hanno infatti evidenziato la deformazione, mostrando una continuità con il terremoto che nell'agosto del 2016 colpi la zona di Amatrice.   

L'INGV ha utilizzato le mappe dello spostamento del suolo elaborate da IREA-CNR per generare un modello della faglia lungo la quale sono avvenuti, a profondità variabili tra 8 e 10 km, i 4 eventi del 18 gennaio nel giro di poche ore. Lo scorrimento massimo della crosta terrestre lungo la faglia ammonta a circa 90 cm e non ha raggiunto la superficie ma si è fermato a circa 3 km di profondità. Il modello ricostruito è ancora preliminare ma indica chiaramente che questi terremoti sono avvenuti sul piano di faglia regionale del Monte Gorzano, lo stesso sul quale il 24 agosto 2016 è iniziata la sequenza con l'evento di Amatrice, e su cui nel 2009 si erano verificati degli eventi più piccoli nella zona di Campotosto. Si tratta di una struttura che si estende per più di 30 chilometri. 

vista da sud-ovest della faglia del Monte Gorzano con i segmenti che si sono attivati dal 2009 al 18 gennaio 2017 ( fonte: INGV)
vista da sud-ovest della faglia del Monte Gorzano con i segmenti che si sono attivati dal 2009 al 18 gennaio 2017 ( fonte: INGV)
Vista in pianta dei segmenti di faglia che si sono attivati dal 2009 ad oggi con eventi sismici di diversa magnitudo. E' indicata la sorgente dei terremoti di Montereale (fonte: INGV)
Vista in pianta dei segmenti di faglia che si sono attivati dal 2009 ad oggi con eventi sismici di diversa magnitudo. E' indicata la sorgente dei terremoti di Montereale (fonte: INGV)


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