5 marzo 2022
ore 23:53
di Carlo Migliore
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2 minuti, 16 secondi
 Per tutti

UN TERREMOTO MOLTO PROFONDO - Venerdì sera, alle 22:17 ora italiana una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 sulla scala Richter è stata registrata dalla rete dei sismografi dell'INGV nell'area del basso Tirreno. L'epicentro ad una ventina di chilometri dalla costa calabrese meridionale. Il terremoto è stato avvertito nelle zone vicine all'epicentro quindi Tropea, Vibo Valentia, Pizzo Calabro, Rosarno, Nicotera, Gioia Tauro ma anche molto più lontano. Diverse segnalazioni sono arrivate dal resto della Calabria soprattutto dalla zona di Cosenza e non solo, il sisma è stato debolmente avvertito anche nella Sicilia settentrionale e addirittura in Puglia nella zona di Taranto, Lecce e persino Bari che si trova quasi a 300km dall'epicentro. Come mai un terremoto di magnitudo 4.1 ha avuto una così lunga gittata? A causa della sua notevole profondità, il sisma infatti ha avuto un ipocentro molto profondo, ben 165km

Terremoti cosi profondi possono avvenire solo nelle zone di subduzione ovvero dove placche di litosfera si incontrano scorrendo una sotto l'altra. Ed è proprio ciò che avviene in quella zona dove la crosta oceanica ionica (placca africana) scivola al di sotto dell'arco calabro (placca euroasiatica). In generale per i terremoti sussiste una regola, più sono profondi e più l'onda sismica si avverte a grande distanza, più sono profondi e meno energetici arrivano in superficie. E questo perché il terreno soprastante la zona del rilascio energetico attutisce l'onda d'urto. Immaginate l'effetto in superficie tra un ordigno nucleare fatto esplodere a 1km di profondità e uno fatto detonare invece a 165km di profondità, è la stessa cosa. Si è trattato dunque di un terremoto con un'energia modesta in virtu' della sua grande profondità ipocentrale ma anche con un risentimento areale molto vasto. Al contrario se quella magnitudo fosse stata associata ad un ipocentro molto superficiale, avrebbe potuto fare anche notevoli danni ma su una superficie areale molto piccola. A titolo di esempio va ricordato il terremoto che colpì l'isola d'Ischia la sera del 21 agosto del 2017. Il terremoto ebbe una magnitudo stimata di 4.0 ma una profondità ipocentrale di 1.5km, molto superficiale dunque e infatti fu violento tanto da far crollare diverse case e causare anche la morte di 2 persone oltre al ferimento di una quarantina. Ma quel terremoto non fu avvertito nemmeno sulla costa napoletana e persino in alcune parti della stessa Ischia. In generale quindi l'energia di un terremoto va valutata tenendo conto soprattutto della profondità a cui si è verificato, mai dare per scontato che un terremoto con una magnitudo medio bassa 3.0 o 4.0 sia un terremoto innocuo.


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