20 settembre 2016
ore 16:21
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

La Cina sfida USA e Russia in fatto di esplorazioni ad alta quota. Lo farà grazie alla sua stazionespaziale orbitante attorno alla Terra. Nella scorsa settimana, infatti, il modulo Tiangong-2 ha raggiunto la sua posizione in orbita a circa 400 km dalla superficie affiancando il suo gemello Tiangong-1. Ricordiamo che Tiangong-1 era stato lanciato in orbita nel 2011 e da allora ha ospitato diversi equipaggi che tuttavia hanno stazionato per un breve periodo di tempo. Tiangong-2 pur essendo uguale al suo predecessore ( 14,4 m x 4,2 m le dimensioni) è dotato di numerose strumentazioni e soprattutto di un braccio meccanico che consentirà agli equipaggi futuri di operare all'esterno e di stazionare in orbita per un periodo più prolungato, anche per un mese.

La stazione orbitante cinese prende forma
La stazione orbitante cinese prende forma

Una sfida che il governo cinese non intende affrontare da solo. La Cina ha, infatti, sollecitato la partecipazione di tutti i Paesi interessati alle attività in orbita sulla nuova casa cosmica e la Francia è la prima nazione a condividere la prospettiva. Intanto anche l'agenzia spaziale europea Esa ha in corso trattative a questo fine.

Ma la corsa dei cinesi, che vogliono dimostrare ai Paesi occidentali le loro capacità tecnologiche, non si ferma qui. Il loro grande obiettivo resta anche la colonizzazione della Luna, con un presidio permanente sulla superficie del nostro satellite naturale, e con minor priorità anche Marte. Nel contempo il governo cinese sta sperimentando nuovi e più potenti razzo-vettori, come i Lunga Marcia-6 e 7, per portare carichi adeguati verso gli obiettivi.   


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