4 marzo 2021
ore 19:50
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Neve rossa sull'Appennino Emiliano (Fonte immagine: meteoforlicesena.it)
Neve rossa sull'Appennino Emiliano (Fonte immagine: meteoforlicesena.it)

A inizio febbraio buona parte d'Europa è stata investita da flussi umidi e perturbati innescati da una profonda depressione scavatasi tra il Mediterraneo occidentale e il Nord Africa, che ha pescato aria direttamente dall'entroterra sahariana. Ricorderete la neve rossa caduta sulle Alpi e sull'Appennino in quella circostanza o la pioggia 'sporca' alle quote più basse. Proprio in quella polvere desertica sono state trovate in Francia tracce di cesio -137, una sostanza radioattiva provocata da esperimenti nucleari effettuati dai francesi negli anni '60 nel Nord Africa.

Gli scienziati del laboratorio ACRO, Organizzazione per il Controllo dei Livelli di Radioattività, hanno affermato che 'Il risultato dell'analisi è chiaro, il cesio-137 è presente nella sabbia sahariana. Si tratta di un elemento artificiale, non presente naturalmente nella sabbia ed un prodotto della fissione nucleare generato in seguito ad un'esplosione nucleare'. La quantità di sostanza radioattiva, il becquerel, unità di misura del radionuclide, è comunque presente in misura ridottissima poiché perde ogni 30 anni la metà della propria radioattività e non rappresenta quindi un pericolo per l'uomo.

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