31 ottobre 2020
ore 7:02
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Sebbene non con la stessa frequenza del resto del mondo, anche l'area mediterranea viene periodicamente interessata da grandi eventi sismici o vulcanici che generano tsunami, con una frequenza media di 1 ogni 100 anni circa

28 Dicembre 1908 un terremoto di magnitudo 7.2 con epicentro nello stretto di Messina distrugge sia Messina che Reggio Calabria provocando uno tsunami con onde alte diversi metri e 80 mila vittime. E' l'evento storico più vicino con uno tsunami rilevante. Ma l'episodio sicuramente più catastrofico per la nostra regione risale a 1650 anni fa. Il disastro, noto come "Giorno dell'orrore" o terremoto di Alessandria, avvenne il 21 Luglio dell'anno 365 ed è ben documentato da una testimonianza dello storico Ammiano Marcellino.

La magnitudo ricostruita fu di 8.5, l'epicentro vicino Creta, il rigetto verticale della faglia che generò il terremoto nell'ordine di 9-10m. 10metri e più fu anche l'altezza delle onde del gigantesco maremoto che attraversò tutto il Mediterraneo causando morte e distruzione. Le onde arrivarono fino a Cipro e in Palestina, sulle coste della Calabria e della Sicilia e provocarono grandi danni verso sud in Tunisia, in Tripolitania a Leptis Magna e a Sabratha in Cirenaica, ad Apollonia (con onde di 15 m di altezza), a Cirene e ad Alessandria d'Egitto (onde di 12 m che penetrarono nell'interno per almeno 2 km). Ci furono circa 45.000 vittime in tutto il Mediterraneo, di cui circa 5000 nella sola Alessandria.

E' questo il tipo di evento che gli scienziati temono possa ripetersi senza ovviamente trascurare eventi di energia minore pur sempre catastrofici come quello del 1908 di Reggio e Messina. Uno studio di Achilleas Samaras, ricercatore presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale dell'Università di Bologna, simula le conseguenze di un fenomeno sismico di magnitudo maggiore o uguale a 7.0  sulle coste greche e siciliane. Il lavoro è stato pubblicato su Ocean Science.

Con un epicentro in Sicilia i danni peggiori dell'onda di tsunami si avrebbero sull'isola di Creta, viceversa se l'epicentro fosse vicino Creta i danni maggiori si avrebbero sulla costa della sicilia orientale.

Ma questo è uno studio settoriale per una zona che ha solo una maggiore probabilità di sviluppare terremoti rispetto al resto del mediterraneo. Tutto il nostro bacino è infatti percorso per la sua lunghezza da una gigantesca faglia che separa la zolla africana da quella euro asiatica. Una spaccatura in cui in ogni singolo centimetro si potrebbe generare un terremoto e sul Mediterraneo vivono 130 milioni di persone. 

Ci sono poi gli Tsunami provocati da eruzioni vulcaniche o da frane. Nel Mediterraneo l'area del basso Tirreno compresa tra la Sicilia e la Calabria ospita un gigantesco vulcano attivo, il Marsili, alto 3000m con la sommità che giace a 500m di profondità. Sia una sua possibile eruzione che una frana laterale sui fianchi del vulcano potrebbero generare un immenso tsunami sulla costa tirrenica italiana. 

Non dimentichiamo poi l'evento di maremoto verificatosi sull'Isola di Stromboli nel 2002 quando una gigantesca frana sulla sciara del fuoco riversò in mare 18 milioni di metri cubi di materiale che sollevarono un'onda anomala alta fino a 10m in alcuni punti dell'Isola. E poi c'è l'Egeo, sede della più famosa eruzione della storia del Mediterraneo, quella di Santorini che si ritiene possa addirittura essere stata la causa dell'estinzione della civiltà Minoica.

Eventi lontani e rari ma non per questo impossibili. Negli ultimi 55 anni almeno 4 super terremoti con relativi grandi tsunami hanno colpito il pianeta. Eventi che la comunità scientifica riteneva rarissimi e invece...1960 il terremoto più forte mai registrato dai sismografi colpisce il Cile, magnitudo 9.5,  l'evento diviene noto come il terremoto di Valdivia, miete 3000 vittime e produce uno tsunami devastante che attraversa tutto il pacifico con onde alte fino a 15 metri. Dopo soli due anni 1962 un terremoto di magnitudo 9.2 con epicentro vicino alla costa dell'Alaska genera un altro tsunami che colpisce nuovamente tutta l'area pacifica con onde alte fino a 30m, questa vola le vittime sono poco più di un centinaio. 

26 Dicembre 2004, il mondo viene sconvolto da quella che è forse la peggiore catastrofe naturale dell'epoca moderna. Un devastante maremoto causato da un sisma sottomarino di magnitudo 9.3 colpisce l'oceano indiano con onde alte fino a 15 metri, perdono la vita più di 300 mila persone. Si disse che eventi epocali con quello dell'Indonesia avessero una cadenza ultra secolare ma...

L'11 Marzo del 2011, un gigantesco sisma di magnitudo 9.0 colpisce il Giappone causando un gigantesco maremoto che coglie impreparati i previdenti giapponesi in materia antisismica causando oltre 15 mila vittime, per il 95% causate dallo tsunami.


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