18 marzo 2017
ore 12:47
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
I soccorritori all'opera - Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo
I soccorritori all'opera - Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo

Due scialpinisti hanno perso la vita ieri a tremila metri di quota sopra Lanzada, in Valmalenco; illeso un terzo uomo. Secondo la notizia emessa dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo i tre scialpinisti stavano scendendo dalla zona del Pizzo Sella - bivacco Parravicini, su un pendio esposto, nei pressi di una ferrata dismessa, quando si è staccata una lastra di neve. La massa, con un fronte di una cinquantina di metri, una lunghezza di oltre trecento metri e uno spessore di circa un metro li ha travolti. Uno di loro, un uomo di Chiesa in Valmalenco, è stato coinvolto solo marginalmente ed è riuscito a mettersi in salvo. Gli altri due scialpinisti sono stati spinti lungo il pendio dalla neve, in una zona molto impervia, caratterizzata da salti di roccia. Le due persone decedute sono un uomo di Caspoggio di 43 anni, L.B. le iniziali, mentre la seconda vittima è di Teglio, P.P. le iniziali, 53 anni. Immediato l'allarme: sono intervenuti i tecnici del Soccorso alpino della VII Delegazione CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), tre unità cinofile per la ricerca in valanga, il SAGF della Guardia di Finanza, i Carabinieri, i Vigili del fuoco e tre elicotteri, due mezzi di elisoccorso partiti da Caiolo e da Bergamo e l'elicottero dei Vigili del fuoco. Il ritrovamento dei due corpi senza vita è avvenuto in un caso per mezzo del dispositivo artva e nell'altro da parte dell'unità cinofila. La bonifica è terminata ed è esclusa la presenza di altre persone.

Per quanto concerne il pericolo valanghe rimane debole o moderato su gran pare dell'arco alpino e prealpino con tendenza ad un temporaneo incremento durante le ore centrali del giorno, stante temperature quasi primaverili. Il livello moderato interessa soprattutto le Alpi Graie, Pennine, Retiche, Altoatesine, Dolomiti e Orobie. 


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