Meteo. Vortice Polare, commento al modello Ecmwf tra dicembre e gennaio
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11-18 dicembre: Ripresa del flusso zonale atlantico e conseguente aumento della pressione sull'Europa meridionale. I venti portanti occidentali allontanano verso est il lago gelido che attanaglia la Siberia. Il movimento dell'anticiclone russo siberiano verso l'Asia orientale genera una coppia di pressione con la catena dell'Hymalaia secondo quello che va sotto il nome di Mountain Torque Positivo. Questo fornisce slancio alla corrente a getto in uscita dal Pacifico favorendo un aumento del momento angolare atmosferico secondo EL Nino.
La corrente a getto subisce una amplificazione verso il Nord America secondo un classico 'sviluppo a valle'. L'onda di Rossby si muove successivamente verso l'Atlantico dove la rottura d'onda genera un anticiclone a ridosso dell'Europa occidentale. L'anticiclone europeo è supportato dalla MJO nelle fasi 5-6.
18-24 dicembre. L'MJO si muove dal Continente Marittimo verso il Pacifico dove rafforza El Nino e supporta il momento angolare atmosferico positivo. La seconda onda di Rossby comporta un trasferimento dei massimi anticiclonici verso l'Atlantico stante anche la forzatura a bassa frequenza. Una variazione di scenario è simulata dal modello Ecmwf in questo periodo in Europa con l'arrivo di aria più fredda.
24-1 gennaio: I regimi nelle EOF mostrano la frequenza maggiore a metà del quadrante di destra NAO-/BL+ compatibile con i massimi anticiclonici tra Islanda e Groenlandia. Il modello mostra un pattern a 3 onde a livello emisferico. C'è una ripresa dei flussi di calore in stratosfera
In stratosfera il modello mostra un vortice polare indebolito dai riscaldamenti che generano in un primo momento un allungamento dello stesso. La media dei venti zonali si presenta sotto media per lungo periodo con diversi membri a mostrare una antizonalità nel mese di gennaio.