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25 aprile 2024
ore 22:11
di Francesco Nucera
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Piogge alluvionali a Dubai e in Oman
Piogge alluvionali a Dubai e in Oman

Le prove indirette indicano che il cambiamento climatico ha peggiorato il diluvio devastante su Dubai e su altre parti del Golfo Persico, ma gli scienziati non hanno scoperto le impronte definitive come accaduto per altri eventi meteorologici estremi. Le forti precipitazioni rappresentano una minaccia crescente per le comunità vulnerabili negli Emirati Arabi Uniti e in Oman, un fenomeno che è esacerbato dal riscaldamento climatico secondo un recente studio. Le recenti piogge alluvionali negli Emirati Arabi Uniti e in Oman hanno provocato gravi alluvioni, con numerosi decessi e danni estesi, accentuati dall'urbanizzazione che limita il naturale assorbimento del suolo. A Dubai - si legge nel testo - la maggior parte della pioggia è caduta lunedì 15 aprile e ha superato tutti i record precedenti di precipitazioni giornaliere negli ultimi 75 anni, quando sono iniziate le registrazioni. Nonostante le previsioni meteo accurate, le allerte non hanno raggiunto efficacemente tutti, evidenziando la necessità di migliorare i sistemi di avviso. Oltre l'80% della popolazione in entrambi i Paesi vive in aree a rischio elevato di inondazioni, con vulnerabilità particolare tra gruppi demografici specifici.

Gli Emirati Arabi Uniti e l'Oman, situati in una regione del globo molto arida, sperimentano precipitazioni scarse e altamente variabili. Gli eventi di forte pioggia sono rari e difficili da valutare a causa di record storici limitati. Questi eventi sono spesso collegati a El Niño, che influenza la variabilità delle precipitazioni nella regione. Ricerche recenti hanno evidenziato che il cambiamento climatico può aver intensificato tali eventi di pioggia del 10-40%, rispetto ad un clima più fresco di +1,2 °C durante un anno di El Niño.

Entrambi i Paesi hanno adottato misure proattive di gestione del rischio di catastrofi, ma ulteriori strategie di pianificazione urbana e integrazione di previsioni basate sull'impatto sono essenziali per mitigare i rischi futuri. Inoltre, il cloud seeding, non impiegato in quest'occasione, non influisce sulla disponibilità di umidità atmosferica e quindi sull'intensità degli eventi precipitativi.

Ci sono tuttavia alcuni punti di incertezza che necessitano di un'analisi più approfondita riguardo all'influenza umana sul caso in esame, come le lacune nei dati e i record limitati di eventi di precipitazioni estreme; inoltre, i modelli non mostrano una tendenza coerente riguardo all'aumento delle precipitazioni, sottolineando l'incertezza data dalla variabilità annuale. Per la mancanza di dati il rapporto non è riuscito a stabilire se il cambiamento climatico avesse aumentato la probabilità di acquazzoni come questo a Dubai,anche se è possibile che sia circa tre volte più probabile che si verifichi ora che in epoca preindustriale. Nel testo si legge che: "se si considerano solo le statistiche sintetizzate, la stima migliore non indica alcun cambiamento dovuto al cambiamento climatico indotto dall'uomo". E ancora: "I dati osservativi prodotti mostrano tutti un aumento di RX1day. Questo cambiamento osservato non è significativo da un punto di vista statistico, ma con registrazioni brevi e una variabilità interannuale molto elevata, non ci si possono aspettare tendenze significative"


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