17 maggio 2013
ore 7:05
di Manuel Mazzoleni
tempo di lettura
1 minuto, 21 secondi
 Per tutti
Il ghiacciaio Chaalati nel Caucaso georgiano fotografato a 121 anni di distanza: la sua fronte si è arretrata di due chilometri e ha perso oltre 200 metri di spessore. Sullo sfondo la parete sud del monte Ushba (5200 metri) Foto storica: Vittorio Sella, 1
Il ghiacciaio Chaalati nel Caucaso georgiano fotografato a 121 anni di distanza: la sua fronte si è arretrata di due chilometri e ha perso oltre 200 metri di spessore. Sullo sfondo la parete sud del monte Ushba (5200 metri) Foto storica: Vittorio Sella, 1
Più dei dati e delle rilevazioni satellitari, sole le immagini messe a confronto a mostrarci come i cambiamenti climatici in atto ed il riscaldamento globale hanno agito sui nostri ghiacciai di montagna, sempre più in crisi e sempre meno diffusi ed estesi.

Risultati che potranno essere vista da tutti sino al 17 novembre al Messner Mountain Museum Firmian, a Castel Firmiano (Bolzano), ove è in atto la mostra "Kaukasus Karakorum". Essa espone 30 confronti fotografici per un reportage scientifico, frutto delle prime due spedizioni del progetto "Sulle tracce dei ghiacciai" ideato da Fabiano Ventura e realizzato assieme a un team di fotografi e ricercatori.  


Quello che si evince è un ritratto impietoso, che mostra tutta la sua gravità nei ghiacciai del Caucaso. Prendendo in esame il ghiacciaio del Tviberi, esso è arretrato di quasi quattro chilometri e nel corso dell'ultimo mezzo secolo ha perso quasi la metà della sua superficie. Per effettuare il confronto Ventura ha effettuate le stesse fotografia che Vittorio Sella fece nella sua spedizione sul Caucaso nel lontano 1890, utilizzando la stessa focale e distorsione.

La misurazioni sul campo sono stati poi comparate con le mappe dell'Unione Sovietica del 1965, una antica mappa di Freshfield del 1884 e disegni a mano. Tutto questo ha permesso di delineare la storia della 'marcia indietro' di quelle che una volta erano autostrade di ghiaccio: un ritiro che ha subito una fortissima accelerazione soprattutto nel corso degli ultimi 50 anni.  

Le immagini allegate ne sono la prova e non richiedono certo altri commenti.
Vista frontale del ghiacciaio Adishi. Dal confronto fotografico è ben evidente il collasso dell'intera superficie della fronte del ghiacciaio Foto storica: Mor von Dechy, 1884 - © Royal Geographical Society Foto moderna: Fabiano Ventura, 2011 - © Archivio
Vista frontale del ghiacciaio Adishi. Dal confronto fotografico è ben evidente il collasso dell'intera superficie della fronte del ghiacciaio Foto storica: Mor von Dechy, 1884 - © Royal Geographical Society Foto moderna: Fabiano Ventura, 2011 - © Archivio
Il ghiacciaio Tvuiberi nel Caucaso georgiano, fotografato a 127 anni di distanza. Al posto della fronte del ghiacciaio, ritirato di oltre 4 chilometri, compare oggi una fitta foresta Foto storica: Mor von Dechy, 1884 - © Royal Geographical Society Foto mo
Il ghiacciaio Tvuiberi nel Caucaso georgiano, fotografato a 127 anni di distanza. Al posto della fronte del ghiacciaio, ritirato di oltre 4 chilometri, compare oggi una fitta foresta Foto storica: Mor von Dechy, 1884 - © Royal Geographical Society Foto mo
Torri del Trango dal vecchio campo di Liligo. Il ghiacciaio Baltoro in queste zone centrali ha perso circa 50-60 metri di spessore Foto storica: Vittorio Sella, 1909 - © Fondazione Sella Foto moderna: Fabiano Ventura, 2009 - © Archivio F. Ventura
Torri del Trango dal vecchio campo di Liligo. Il ghiacciaio Baltoro in queste zone centrali ha perso circa 50-60 metri di spessore Foto storica: Vittorio Sella, 1909 - © Fondazione Sella Foto moderna: Fabiano Ventura, 2009 - © Archivio F. Ventura

Seguici su Google News


Articoli correlati