21 luglio 2014
ore 8:00
di Alex Guarini
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 Per tutti
La temperatura di una massa d'aria riscaldata da una saetta può raggiungere e superare i 18.000 °C
La temperatura di una massa d'aria riscaldata da una saetta può raggiungere e superare i 18.000 °C
Il calore di un singolo fulmine ha intensità davvero inimmaginabili

- Pensate che in un milionesimo di secondo la temperatura di una massa d'aria riscaldata da una saetta può raggiungere e superare i 18.000 °C, quasi 3-4 volte la temperatura della superficie del sole!


 


In Italia, ogni anno, cadono più di 600.000 fulmini

- In particolare la regione più colpita è la Lombardia, sulla quale ne cadono in media 90.000 contro i 38.000 della Sicilia. Ogni 3 secondi un fulmine si abbatte su qualche punto della terra, scaricando al suolo una corrente elettrica pari a quella necessaria per mantenere accese, seppure per qualche millesimo di secondo, 50.000 comuni lampade da 100 Watt.


 


Curiosità:

- Il 55% dei fulmini che colpiscono gli edifici, danneggiano i campanili e le guglie; il campanile di San Marco a Venezia è stato danneggiato ben 9 volte!


- Il suono si propaga nell'aria alla velocità di 330 m/s mentre la luce a 300.000 km/s; per questo viene prima visto il fulmine e poi udito il tuono.


- La lunghezza massima di un fulmine può raggiungere i 20 km.


- Un tuono può essere udito fino ad una distanza di 20-25 km dal punto d'impatto.

Come comportarsi:

 


In casa

- Esistono dei conduttori che possono portare la corrente di fulmine dall'esterno all'interno, principalmente l'antenna televisiva, i cavi telefonici, l'impianto elettrico e quello idraulico. Tenendo ben presente questo, in caso di temporale si dovrà quindi:


- Spegnere il televisore, staccare la spina e l'antenna.


- Evitare di venire a contatto con rubinetti o tubi dell'acqua ed evitare di fare la doccia o il bagno.


- Non utilizzare apparecchi elettrici come il phon o il ferro da stiro e soprattutto eseguire riparazioni elettriche a contatto e/o direttamente sull'impianto.


- Non utilizzare il telefono se non in caso di urgenza.

In automobile

- In caso di temporale può essere considerata un buon rifugio. Essa infatti è una gabbia metallica, che condurrà a terra la corrente tramite le gomme bagnate. Inoltre la poca distanza dalla macchina a terra è sufficiente ad innescare un arco elettrico, ricreando una messa a terra sicura. Tuttavia, per ripararsi nell’auto ricordarsi di:


 


- Chiudere finestrini e porte o portelli.


- Non toccare parti metalliche o l’autoradio.


- In caso la macchina non sia metallica essa non deve essere considerata in ogni caso sicura.

Al mare

– Ricordiamo che l’acqua è un buon conduttore, quindi nel caso in cui il fulmine colpisca la superficie dell’acqua, la corrente si disperderà attraverso di essa, investendo eventuali bagnanti. Inoltre la spiaggia è un luogo aperto e piano, in cui anche un uomo in piedi può fungere da “punta”.


Quindi:- Non rimanere in acqua durante un temporale.


- Se possibile non rimanere in spiaggia ma ripararsi in un luogo chiuso, oppure rimanere seduti o accucciati.

In montagna

- Essendo ad elevate altitudini, è un luogo molto esposto ai fulmini. In aggiunta alcuni percorsi di montagna sono attrezzati con funi o scale metalliche che possono "attirare" il fulmine.


Quindi:- Prima di fare una gita informarsi sempre sulle condizioni meteorologiche.


- Se si è sorpresi da un temporale già sul percorso, cercare di scendere di quota o di trovare un rifugio chiuso (non sotto alberi o punte!).


- Se si rimane all’aperto restare in un luogo lontano da punte o alberi e assumere una posizione accucciata.


- Evitare assolutamente le parti "ferrate" del percorso.



In barca

- Ricordarsi che un temporale in barca può essere pericoloso, non solo per la navigazione, ma anche per i fulmini e quindi seguire queste poche e semplici regole:- Se si è in vicinanza di un porto andare all’ormeggio


- Se la costa ha pareti elevate ed è possibile, meglio navigare il sottocosta.


- Se siete in barca a vela l’albero è esposto ai fulmini quindi sistematevi lontano dallo stesso e lontano da elementi metallici. Il timoniere purtroppo non può.


- Se è tecnicamente possibile si può buttare l’ancora facendola passare attorno all’albero. L’eventuale corrente si scaricherà attraverso l’ancora in mare.


- Se il temporale non si allontana, riprendere la navigazione e cercare di portarsi velocemente in un’altra zona, potrebbe infatti essere un temporale circoscritto.


- In una barca a vela sarebbe necessario che tutte le strutture metalliche fossero ben connesse fra loro e con il bulbo, mediante cavi elettrici, in modo che il fulmine abbia sempre un percorso verso l’acqua.Nozioni tratte da:


Manuale di Meteorologia, Alpha Test e dal CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano) www.fulmini.it



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