L'Antartide perde ghiaccio? Colpa anche delle correnti marine
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Dallo studio si evidenzia che delle 54 piattaforme di ghiaccio analizzate sull'Antartide occidentale, ben 20 sono state fuse dalle miti correnti oceaniche, che agiscono dalla base stessa del ghiacciaio, provocandone una fusione dall'interno ben più potente di quella derivante dal clima esterno durante i periodi estivi, per quanto caldi. Per mappare lo spessore di quasi tutte le piattaforme di ghiaccio galleggianti che circondano l’Antartide, il team ha utilizzato una serie di misure prese da uno strumento laser montato su ICESat. I ricercatori hanno anche utilizzato dei modelli matematici correttivi che hanno eliminato dislivelli causati dalle maree e l’abbassamento delle piattaforme di ghiaccio.
D'altra parte le misurazioni laser sono più precise nel rilevare le variazioni dello spessore del ghiaccio e per verificarne le modifiche nel tempo. ICESat è stato il primo satellite progettato con il target specifico di utilizzare l’altimetria laser per studiare le regioni polari della Terra. Il lancio del suo successore, ICESat-2, è previsto per il 2016, fondamentale per saperne di più e con maggiore accuratezza su come i nostri Poli reagiscano ai cambiamenti climatici.