28 marzo 2015
ore 10:04
di Manuel Mazzoleni
tempo di lettura
4 minuti, 37 secondi
 Per tutti
Orologi avanti di un'ora sabato 28 Marzo, torna l'ora legale
Orologi avanti di un'ora sabato 28 Marzo, torna l'ora legale

Nella notte tra sabato e domenica l'ora solare lascerà spazio a quella legale. Precisamente nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo infatti, alle 2:00, sposteremo in avanti le lancette dell'orologio di 60 minuti, “rubandoci” un'ora di sonno ma regalandoci un'ora di luce in più la sera.
MA PERCHE' LO FACCIAMO?  Lo scopo di tutto ciò è quello di produrre un risparmio energetico dovuto al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre ad un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario. Con l'utilizzo dell'ora legale, nel nostro Paese, in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowatt/h (parliamo del fabbisogno annuo medio di circa un milione di famiglie), per un guadagno pari a quasi 900 milioni di euro. È stato fatto osservare che però, aumentando le ore di tempo libero diurno, si ha un maggiore consumo di carburante consumato circolando dopo l'orario di lavoro, prima della cena. Secondo una recente stima si pensa che quest'anno si risparmierà qualcosa come 543.8 milioni di Kilowattora per un totale di 90 milioni di euro.QUALI EFFETTI PUÒ AVERE?  Il cambio d'ora ha tuttavia delle ripercussioni anche sul nostro organismo in particolar modo nei primissimi giorni. Alcune persone, infatti, lamentano disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia. Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto jet lag); in questo caso però l'effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo. L'organismo potrebbe reagire così con insonnia, stanchezza e irritabilità. Consigli - Secondo il neurologo ed esperto di medicina del sonno Gioacchino Mennuni, del Complesso integrato Columbus-Universita' Cattolica di Roma, ''l'ora di luce in piu' che avremo ritarda la fase dell'addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio''. Da qui, il rischio di insonnia. Il consiglio e' ''innanzitutto quello di mantenere possibilmente invariata l'ora in cui ci si alza al mattino, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno-veglia. Utile anche non eccedere con cibo e alcolici la sera''. Tutti accorgimenti da seguire per i primi giorni successivi al ritorno dell'ora legale, al fine di 'riprogrammare' piu' facilmente l'orologio interno dell'organismo. Ad ogni modo, tranquillizza il neurologo, ''tutto dovrebbe tornare alla normalità, senza grossi disagi, nell'arco di 2-3 giorni: l'adattamento da parte dell'organismo alla variazione di un'ora, a meno di patologie o condizioni particolari, e' infatti abbastanza semplice, poichè si tratta di una variazione oraria minima''. USARE SEMPRE L'ORA LEGALE? Secondo un recente studio pubblicato sul British medical journal, l'utilizzo dell'ora legale porterebbe però anche benefici al nostro fisico. La maggiore disponibilità di luce sarebbe, infatti, legata al buon umore, che scema in inverno talvolta in maniera patologica per chi soffre di disturbi stagionali dell'umore. E c'e' anche una ricerca secondo cui la luce renderebbe più intelligenti. Cosi', in Inghilterra e' stato presentato al governo un progetto per abolire l'ora solare. TUTTI FAVOREVOLE? Da un sondaggio condotto dal Codacons risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale. La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, eliminando i fastidi legati al cambio di ora: il problema sarebbe che d'inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina. MA COME NASCE L'ORA LEGALE? Già nel 1784 l'inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblicò un'idea sul quotidiano francese Journal de Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l'idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Durante l'occupazione jugoslava di Trieste, l'esercito titino la vietò per segnare anche cronograficamente il distacco della città giuliana dall'Italia. Venne infine adottata definitivamente con una legge del 1965, in periodo di crisi energetica. L'ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; tale durata venne estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l'ultima domenica di marzo e terminando l'ultima di settembre. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell'Europa: l'inizio rimane fissato all'ultima domenica di marzo mentre la fine è spostata all'ultima domenica di ottobre.


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati