31 dicembre 2012
ore 18:12
di Francesco Nucera
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 Per tutti
Situazione termica pin stratosferarevista
Situazione termica pin stratosferarevista
Inverno che prosegue con un ripensamento delle correnti polari che hanno caratterizzato la prima parte di Dicembre a causa del Canadian Warming e che ha comportato un rinforzo del getto polare in uscita dal nord America; la conseguenza è uno stiramento dell'anticiclone alle basse latitudini europee. A livello teleconnettivo poco è variato con una Qbo che continua a rimanere negativa, nonostante la tendenza al rialzo, ed una attività solare non proprio del tutto spenta, sebbene sottotono. Come detto nella nostra linea di tendenza sull'inverno rimane sempre una situazione ad avere condizioni di AO/NAO negative con situazioni di blocco delle correnti occidentali e maggiori propensioni ad incursioni fredde verso le basse latitudini. L'elemento nuovo è ora la stratosfera ove continua il forte riscaldamento in area siberiana ed il cui apice verrà raggiunto in questi prossimi giorni.

Vediamo passo passo una possibile evoluzione dopo la prima metà di gennaio. Quanto segue non è una previsione! Per il momento la previsione è centrata sull'alta pressione che ci terrà compagnia probabilmente sino alla Epifania. E' una proiezione a lungo termine, un esercizio accademico tecnico su un ipotetico pattern a scala emisferica dopo il 15/ 20 Gennaio, allo stato attuale ancora di difficile interpretazione seppur molto interessante didatticamente.

Ad oggi sia il modello americano GFS che quello europeo ECMWF mostrano la tendenza alla bilobazione del Vortice Polare Stratosferico, sebbene il primo veda maggiormente lo split.  ECMWF è invece più orientato verso il displacement.
Tutto dipenderà se ci sarà lo split o se invece l'anticiclone atlantico continuerà a rimanere 'dormiente', non contribuendo così al “taglio” del vortice polare con azione di disturbo solo da parte dell'anticiclone sul Pacifico (wave 1). Ma questo non significa poi che la troposfera da sola non sia in grado di veicolare flussi freddi verso la Penisola...

L'aumento dell'E-P flux fa supporre però come la convergenza dei flussi di calore in area polare possa portare a buon fine lo Stratwarming con conseguente propagazione del riscaldamento ai piani inferiori e split del vortice polare come mostrato da GFS. In questo caso ci troveremmo difronte alla migrazione dei lobi del VP verso sud, uno verso il Canada, l'altro verso la Siberia. E per gli Stati che si troveranno dentro la loro azione sarà un batter di denti per gelo e neve. Ci sarà anche l'Italia dentro? Bisognerà capire l'orientazione dell'asse di vorticità. Rimane anche aperta l'ipotesi di formazioni di cut-off anticiclonici alle alte latitudini (Scand +) con l'Europa ad essere influenzato dal lobo siberiano pronto ad alimentare l'anticiclone russo siberiano. Insomma chiarito il ruolo della stratosfera ne sapremo ancor di più. Aspettiamo dopo Capodanno per avere un quadro migliore di questo. Buon 2013!

Cronologia evolutiva per lo split

Vortice polare stratosferico decentrato in zona siberiana ----> forte riscaldamento a 10 hPa ---->rotazione del VPS----> convergenza dei flussi di calore nell'area polare----->rafforzamento onda anticiclonica in sede pacifica----->passaggio della MJO in fase 6/7----->attivazione onda anticiclonica in sede atlantica (molto importante questo punto!!) ---->chiusura a tenaglia del vortice polare---->inversione dei venti zonali in area polare---->split del vortice polare.
Flussi di calore e andamento venti zonali
Flussi di calore e andamento venti zonali
Possibile pattern atteso dopo il 15 gennaio
Possibile pattern atteso dopo il 15 gennaio

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