14 marzo 2012
ore 8:00
di Daniele Berlusconi
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 Per tutti
La siccità interessa in modo particolare le Alpi, per buona parte spoglie dalla neve
La siccità interessa in modo particolare le Alpi, per buona parte spoglie dalla neve
Siccità preoccupante al Nord, fino a 75% di pioggia in meno - Comincia a diventare preoccupante la scarsità di piogge che affligge gran parte del Nord e l’alta Toscana da ormai molti mesi. Dopo un autunno asciutto e caldo (il secondo più caldo di sempre al Nord Ovest), anche l’Inverno si è confermato avaro di acqua per il Nord, con deficit complessivi nel trimestre Dicembre-Febbraio ovunque superiori al 50-60%, ma anche oltre il 75% tra Piemonte e Lombardia.

La situazione meteorologica, infatti, ad eccezione del periodo di gelo intenso tra fine Gennaio e metà Febbraio, è risultata caratterizzata da ripetuti episodi di foehn tiepido, persistenti regimi di alta pressione e flussi temperati atlantici. E’ mancata anche la neve sulle Alpi, specie sui versanti meridionali e le zone prealpine, necessaria per alimentare i ghiacciai e i bacini padani in primavera e in Estate.  


Da dicembre sono caduti poco più di 30 mm sul Veneto e sul Friuli Venezia Giulia (che è la regione più piovosa d’Italia, con una media di oltre 2000-3000 mm all’anno), nonché su gran parte delle valli alpine, come la Valtellina e l’alta Val d’Adige. Torino e Milano nel trimestre invernale hanno raccolto circa 60 mm tra pioggia e neve fusa, meno della metà della media attesa per il periodo. Il livello dei laghi di Como, Garda e Maggiore è tra i 20 e i 50 cm al di sotto della media del periodo. Solo l’Emilia Romagna si salva grazie alle eccezionali nevicate del mese di Febbraio sull’Appennino.

Particolarmente critica risulta la situazione dell’alta Toscana, dove su alcune aree sono stati accumulati solo 40-50 mm da Dicembre, contro una media trimestrale di 180-200 mm; in particolare l’Arno ha raggiunto la portata minima vitale, ma la siccità è eccezionale anche sui bacini di Serchio, Sieve e Bisenzio.


Ancora poca pioggia in vista - Previsioni poco incoraggianti per l’inizio di Primavera. Infatti la configurazione meteorologica non sembra destinata a sbloccarsi in tempi brevi: qualche pioggia potrà giungere da Ovest già nel prossimo fine settimana, ma si tratterà di poca cosa. Per tutto il mese di Marzo l’anticiclone delle Azzorre rimarrà centrato tra Francia, Inghilterra e Nord Italia, impedendo a perturbazioni più organizzate di penetrare sull’Italia. Per l’arrivo di piogge significative si dovrà attendere almeno il mese di Aprile.

Il pericolo siccità, che al momento è rimasto latente, si potrebbe manifestare in tutta la sua drammaticità soprattutto nei mesi primaverili, quando l’acqua sarà di vitale importanza per l’agricoltura e le piante da frutta. A ciò va aggiunto il rischio elevato di incendi nelle aree boschive sui versanti montani di Alpi e Prealpi, ormai aridi e senza più neve.

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