7 settembre 2015
ore 7:48
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

Il malessere che affligge ormai da anni i nostri ghiacciai, sempre più piccoli e meno spessi, ha permesso di portare alla luce una vecchia costruzione delle truppe austriache, che dalla lontana primavera del 1917 giaceva sepolta sotto il ghiaccio e la neve. Ci troviamo in Trentino Alto Adige, precisamente sul ghiacciaio dell'Ortles, dove in prossimità della Punta dei Re sulGran Zerbù a circa 3800m il ghiaccio ha restituito una baracca ancora intatta vecchia di quasi 100 anni. Quest'ultima era probabilmente abitata da una compagnia di diverse decine di soldati, aveva una teleferica ed era dotata di rifugi nel vicino ghiacciaio.

La baracca emersa dal ghiaccio
La baracca emersa dal ghiaccio

Ma una domanda allora sorge spontanea. Anche in quegli anni allora i ghiacci delle Alpi non stavano così bene come crediamo, visto la presenza di accampamenti a quote così elevate? In effetti il ritrovamento di questa baracca, realizzata esattamente un secolo fa, testimonia come evidentemente in quel momento faceva più caldo di oggi e i ghiacciai erano ancora più ristretti.   

Adesso c'è grande curiosità da parte degli studiosi che ritengono che all'interno della baracca possa essere tutto congelato al momento in cui è stata abbandonata, scoprendo preziosi reperti storici. Sono già stati ritrovati alcuni elmetti austriaci, una cassetta di munizioni e altro materiale bellico. Tra questi anche dei giornali dell'epoca perfettamente conservati dal ghiaccio. Trovati anche elmetti e munizioni che sono stati portati in Sovrintendenza dove vengono analizzati.

Posizione baracca
Posizione baracca

Ma c'è preoccupazione anche perché la struttura scoperta dal ghiaccio adesso rischia di precipitare. La baracca infatti è ancora parzialmente coperta dal ghiaccio, sono a rischio le fondamenta. E' necessario fare presto perché sotto la pressione del ghiaccio l'intera costruzione rischia di cedere, soprattutto se dovesse proseguire l'azione di scioglimento. La baracca in legno è in una posizione molto esposta. La si poteva raggiungere attraverso una galleria che era stata scavata sul Gran Zebrù.


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