Redazione 3BMeteo
2 febbraio 2014
ore 8:41
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San Martino di Castrozza, si leva la neve dai tetti
San Martino di Castrozza, si leva la neve dai tetti
Aggiornamento H13: Le ulteriori abbondanti nevicate previste nei prossimi giorni sulle Alpi orientali potrebbero generare seri problemi, considerando che già in queste ore la situazione sta sfuggendo di mano tra Veneto e Friuli; sono attesi su alcuni settori altri 150cm di neve fresca entro Mercoledì prossimo a partire dai 1500-2000m di quota e fino a 30-80cm localmente dai 1000m di altitudine.

Tali accumuli, sommati ai metri di neve pre-esistenti complessivi potranno generare notevoli criticità su tutta l'area montuosa del Nord Est, sia per quanto riguarda la circolazione stradale che sul fronte dell'erogazione dei principali servizi, a cominciare dall'energia elettrica e la distribuzione di generi di prima necessità.

Alcuni tetti potrebbero rischiare di crollare per l'enorme quantità di neve già presente e quella attesa nei prossimi giorni, che talora sarà molto pesante ed a momenti bagnata. Per tutti i dettagli e gli aggiornamenti in tempo reale consultate le sezioni meteo Veneto, meteo Friuli e meteo Trentino.

Aggiornamento 1° Febbraio H9:
Ormai la situazione si è fatta difficile sulle Alpi orientali, dove la neve continua a cadere incessantemente a partire dai 1200-1500m, seppur con limite nelle prossime ore in aumento per l'ingresso di aria più mite, ma di nuovo in calo poi da Domenica, nuovamente sotto i 1000m. Blackout diffusi hanno interessato Agordino, Cadore, Zoldo e Comelico, fino a 30mila le utenze fuori uso a causa dei numerosi alberi caduti per il peso dell'abbondante nevicata. Moltissime le strade impraticabili. Già a partire dai 1400-1500m si misurano oramai altezze complessive del manto nevoso prossime ai 2/2.5 metri, fino a 4 metri in alta quota sulle Alpi friulane ed altra neve è attesa almeno fino a Mercoledì 5 Febbraio.

Muri nevosi a San Martino di Castrozza, Madonna di Campiglio, Falcade, Cortina d'Ampezzo ed Arabba, dove si leva la neve dai tetti per il rischio di crolli. Valanghe spontanee si stanno staccando dai siti abituali in alta quota, ma questa volta l'alto rischio è che possano scendere fino a quote di fondovalle. Due grosse valanghe sono cadute a Soffranco, isolando di fatto tutta la Valzoldana. Un'altra valanga sul versante del Vajont ha isolato la frazione di Casso.

Oramai su Veneto e Friuli il rischio valanghe è a 5, grado molto forte sia sulle Dolomiti che sulle Alpi settentrionali ma anche sulle Prealpi. L'ARPA Veneto ha decretato, per la prima volta dal 1994 il "codice rosso", il più alto su una scala di cinque valori. Da quanto è stato istituito il controllo dell'Arpav è la prima volta che viene usato questo grado su tutto il comparto alpino regionale. Dal punto di vista storico, i dati relativi alla neve caduta tra Giovedì e Venerdì scorso rimandano per eccezionalità addirittura agli anni 1977 e 1978

Fenomeni decisamente più scarsi in queste ore sulle Alpi occidentali, con tempo quasi asciutto seppur cieli molto nuvolosi, ma nuove nevicate sono attese nelle prossime ore. Il grosso dei fenomeni comunque continuerà ad interessare le Alpi orientali, dove i disagi aumenteranno ulteriormente. 

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Aggiornamento 31 Gennaio:
Nevicate particolarmente abbondanti hanno interessato nelle ultime ore le Alpi centro-orientali; l'ennesimo carico di neve in questa stagione eccezionale per il comparto alpino. Già a 1000m metri di quota si superano anche i 50cm, fino ad oltre 100cm al di sopra dei 1300-1400m, fino ad oltre 150cm a 1600m. Il manto complessivo supera i 2 metri al di sopra dei 2000m di quota, ma sui versanti meridionali si superano anche i 3 metri attorno ai 1800-2000m ( come ad esempio a Col dei Baldi, Dolomiti meridionali ). Da segnalare accumuli notevoli anche sulle Prealpi orientali, con oltre 2 metri di neve complessivi al suolo a partire dai 1500-1600m su quelle vicentine e veronesi. Le nevicate proseguiranno anche nelle prossime ore e per tutto il weekend, pur con intensità via via minore e con quota neve in rialzo oltre 1100-1500m.

Si conferma il pericolo valanghe da marcato a forte per tutto il resto della settimana,
prestare attezione!

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Sarà un inverno da ricordare per le Alpi
, alle prese con così tanta neve da diventare quasi un problema, specie se si pensa al pericolo valanghe, che tornerà ad essere molto forte. Le abbondanti precipitazioni cadute nelle ultime settimane, che hanno fatto accumulare metri di neve a partire dai 1300-1600m su tutto l'arco alpino, si sommeranno alle nuove intense nevicate attese nei prossimi giorni. Il Nord Italia continuerà infatti ad essere bersaglio di tese ed umide correnti meridionali, che rinnoveranno precipitazioni frequenti per almeno altri 4 giorni. Da oggi e fino ad almeno il 2 Febbraio è previsto un episodio nevoso eccezionale, con apporti di neve fresca complessivi compresi tra i 150 ed i 250cm a 2000m sui settori centro-orientali. Il limite delle nevicate, inizialmente a quote di fondovalle in queste ore, andrà progressivamente innalzandosi attestandosi intorno ai 900-1300m su Alpi e Dolomiti, attorno ai 1200-1600m sulle Prealpi, in ulteriore graduale rialzo nelle prossime giornate. Neve abbondante potrà quindi interessare in modo particolare tutte quelle località a quote medie situate sulle Alpi orientali, come Madonna di Campiglio, San Martino di Castrozza, Arabba, Sella Nevea. 

Il pericolo valanghe ovviamente sarà in aumento fino al grado 5 (molto forte). Non si può escludere il verificarsi di distacchi di valanghe, anche di grandi dimensioni dai siti abituali, ma che potrebbero interessare ambiti antropizzati a quote più basse. Dalla giornata odierna, in concomitanza con le nuove precipitazioni nevose, le condizioni per escursioni e sci fuori pista diventeranno dunque critiche. In particolare, per tutto il prossimo fine settimana, a causa delle nuove abbondanti nevicate attese a medio-alta quota, la situazione andrà ulteriormente aggravandosi per cui si sconsiglia vivamente di praticare attività sportive come lo sci fuori pista. 
Selva di Cadore - Pescul
Selva di Cadore - Pescul
Arabba
Arabba
San Vito di Cadore
San Vito di Cadore

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