Anno senza estate: un problema di comunicazione?
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Per tutti
In breve... Il 1816 venne ricordato per una grave anomalia climatica a scala emisferica caratterizzata da condizioni meteo fredde ed inusuali tra la primavera e l'estate. Nord Europa, Canada e Stati Uniti vennero colpite da tempeste di neve che provocarono numerose vittime. Trenta centimetri di neve ricoprirono Québec, a luglio ed agosto ghiacciaronoi fiumi ed i laghi in Pennsylvania; gelate colpirono il New England distruggendo ortaggi. La causa: l'eruzione qualche mese prima di alcuni vulcani in Indonesia le cui ceneri in stratosfera schermarono la radiazione solare (con conseguenti ripercussioni sulla circolazione atmoserica). Questo 'rumore' si sovrappose inoltre al segnale di fondo proveniente del minimo di Dalton.
Alla base c'è un problema di comunicazione. Se per anno senza estate si intende rivivere la stessa situazione di allora, le condizioni meteo climatiche attuali, nonostante tutto, non sembrerebbero favorevoli. Se invece è un periodo instabile e con spunti piovosi per alcune Nazioni è un altro paio di mani. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Difficilmente il tempo può accontentare tutti. Nelle situazioni di blocco, che coinvolgono fette più o meno estese dei Continenti, e in cui i centri motori si muovono molto lentamente, molte nazioni patiscono per periodi sottotono anche d'estate, altre Nazioni invece sono succubi di ondate di calore e clima secco. La persistenza può alla fine fare la differenza
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Rispettiamo sicuramente il parere del meteorologo francese. Fortunatamente le peculiarità delle previsioni del tempo è che possono essere verificate, qualunque esse siano, da quelle per il giorno dopo alle stagionali. Attendiamo...