Città costiere sempre più a rischio per l'innalzamento del livello marino
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Lo scioglimento di ghiacciai ed ampie porzioni di calotte polari degli ultimi decenni ha contribuito ad un lento ma inesorabile innalzamento del livello marino. L'ultimo rapporto pubblicato dal NOAA mostra di come in almeno 10 grandi città della costa degli Stati Uniti il rischio di piccole inondazioni sia sensibilmente aumentano in relazione all'arrivo di basse pressioni, tempeste tropicali, uragani e non solo. In alcuni casi a causare delle invasioni di acqua marina nei territori cittadini sarebbero addirittura i soli fenomeni di massime maree, quelle che in gergo scientifico vengono definite maree sigiziali, quando la luna si trova alla minima distanza dal pianeta terra ed in linea retta col sole.
Il problema in termini economici è tutt'altro che trascurabile, danni agli impianti fognari, alle strade ed alle infrastrutture e poi c'è il rischio che l'avanzamento della falda marina vada ad inquinare le acque dolci delle falde costiere. Le cifre sono sorprendenti, l'analisi è stata effettuata su un periodo di riferimento di 6 anni, 1957-1963 e 2007-2013. La tabella mostra incontrovertibilmente che il problema esiste ed è grave.
Gli incrementi vanno
da un minimo del 325% ad un massimo del 925% che in termini pratici significa
"decuplicato" e le previsioni per il prossimo futuro non sono buone.
Se l'innalzamento continuerà con questi ritmi i danni causati da queste
inondazioni potrebbero diventare sempre più consistenti e scalare la classifica
dei problemi legati al cambiamento climatico finendo in cima alla lista.