Controversie sull'allunaggio USA del '69: I russi decidono di indagare con un micro satellite
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La teoria del "complotto lunare" è l'ipotesi complottistica secondo la quale il 20 Luglio del 1969 non vi sarebbe stato da parte della missione Apollo 11 alcun atterraggio sulla superficie del nostro satellite.
La messa in scena sarebbe stata organizzata dalla NASA con la complicità del governo degli Stati Uniti d'America al solo scopo di mantenere la supremazia del controllo spaziale nella spinta competizione con l'allora Unione Sovietica. A partire dal 1976, anno della pubblicazione del primo libro sulla vicenda "Non siamo mai andati sulla Luna" dell'americano Bill Kaysing, si sono succedute nel tempo numerose controversie basate sull'acquisizione di prove e sull'analisi delle foto e dei video, una fra tutte la teoria secondo la quale, la differenza nella direzione delle ombre indicherebbe una fonte luminosa molto vicina (una lampada) e non sicuramente il sole. Tutt'oggi non è stata fatta ancora piena chiarezza.
Stufi del dibattito e ancora piuttosto risentiti della sconfitta, sembra che saranno proprio i Russi a mettere fine una volta e per tutte alla virale controversia. Di recente il governo della ex Unione Sovietica ha lanciato una campagna di raccolta fondi per la costruzione di un micro-satellite che avrà il compito di analizzare metro per metro la zona del presunto allunaggio e raccogliere prove inconfutabili che confermino o smentiscano.
Sembra che a stimolare la decisione sia stata proprio la recente diffusione di nuove immagini dello sbarco in HD da parte dell'ente spaziale americano la NASA.