Cosa accadrebbe se la terra invertisse il moto? 2a parte
11 marzo 2012
ore 8:35
Redazione 3BMeteo
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2 minuti, 22 secondi
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Per tutti
In Asia la stagione calda non subirebbe particolari variazioni nelle aree continentali, mentre si confermerebbero condizioni molto umide su Giappone e stati orientali in genere. Nelle aree soggette ai monsoni si assisterebbe ad uno spostamento delle precipitazioni verso ovest con nazioni come Oman, Yemen, Emirati Arabi e Pakistan a fare in conti con alluvioni che oggi colpiscono Bangladesh e Birmania. Negli Stati Uniti nord orientali, Labrador, e sul Quebec l’estate assumerebbe connotati decisamente “british”, mentre la West Coast continuerebbe nel suo digiuno precipitativo aggravato da temperature a dir poco bollenti.
Grandi variazioni si osserverebbero anche a livello polare. La banchisa primaverile-estiva aumenterebbe notevolmente a nord dell’Islanda e nel Mar Baltico, al contrario assisteremmo ad una sua riduzione in Alaska, sul Mar di Okhotsk e su tutto l’Artico canadese orientale. Questo a causa anche dello spostamento della Corrente del Golfo la quale, in quanto legata a doppio filo alla circolazione atmosferica, tenderebbe ad interessare Stati Uniti orientali, penisola del Labrador e Groenlandia sud occidentale. Di contro su Islanda, Isole Britanniche e Norvegia scorrerebbe una controcorrente fredda che manterrebbe più bassa la temperatura del Mare del Nord, con conseguenze piuttosto pensanti nel bilancio pluviometrico.
In definitiva l’estate boreale risulterebbe più calda e più secca sull’Europa centro settentrionale ad eccezione del bacino del Mediterraneo, fucina di contrasti. Sull’Asia orientale e nella East Coast aumenterebbero le piogge e calerebbero le temperature, mentre sugli stati occidentali il clima assomiglierebbe a quello australiano. Infine il polo del freddo estivo sposterebbe i sui massimi dall’artico canadese a quello scandinavo.