Redazione 3BMeteo
11 marzo 2012
ore 8:35
Redazione 3BMeteo
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 Per tutti
I tornado estivi sarebbero molto frequenti sull'Europa continentale
I tornado estivi sarebbero molto frequenti sull'Europa continentale
( Segue dalla prima parte )... Nelle ultime estati un anticiclone piuttosto tenace ha sostituito quello azzorriano, stiamo parlando dell’ormai nota alta pressione africana; un promontorio infuocato pronto a rosolare lo Stivale e non solo. Molto probabilmente se la terra invertisse il moto l’Europa vivrebbe estati in stile “africano” per quanto riguarda le temperature e in stile tropicale per quanto concerne l’intensità dei temporali. Tuttavia il bilancio pluviometrico risulterebbe drasticamente invertito: gli stati centro settentrionali vedrebbero diminuire notevolmente i quantitativi medi di pioggia, mentre il bacino del Mediterraneo osserverebbe un incremento. In parole povere la siccità estiva tipica del nostro clima lascerebbe spazio ad una frequente attività instabile causata sia dalle pressioni più basse al suolo, sia dal contrasto tra infiltrazioni fresche continentali e le più miti acque del mare. Il resto del Vecchio Continente si comporterebbe, più o meno, come Stati Uniti e Canada centrali, dove l’estate è un mix di caldo e forti passaggi temporaleschi; all’interno di questi ultimi, ovviamente, non mancherebbero scie di tornado.


In Asia la stagione calda non subirebbe particolari variazioni nelle aree continentali, mentre si confermerebbero condizioni molto umide su Giappone e stati orientali in genere. Nelle aree soggette ai monsoni si assisterebbe ad uno spostamento delle precipitazioni verso ovest con nazioni come Oman, Yemen, Emirati Arabi e Pakistan a fare in conti con alluvioni che oggi colpiscono Bangladesh e Birmania. Negli Stati Uniti nord orientali, Labrador, e sul Quebec l’estate assumerebbe connotati decisamente “british”, mentre la West Coast continuerebbe nel suo digiuno precipitativo aggravato da temperature a dir poco bollenti.


Grandi variazioni si osserverebbero anche a livello polare. La banchisa primaverile-estiva aumenterebbe notevolmente a nord dell’Islanda e nel Mar Baltico, al contrario assisteremmo ad una sua riduzione in Alaska, sul Mar di Okhotsk e su tutto l’Artico canadese orientale. Questo a causa anche dello spostamento della Corrente del Golfo la quale, in quanto legata a doppio filo alla circolazione atmosferica, tenderebbe ad interessare Stati Uniti orientali, penisola del Labrador e Groenlandia sud occidentale. Di contro su Islanda, Isole Britanniche e Norvegia scorrerebbe una controcorrente fredda che manterrebbe più bassa la temperatura del Mare del Nord, con conseguenze piuttosto pensanti nel bilancio pluviometrico.


In definitiva l’estate boreale risulterebbe più calda e più secca sull’Europa centro settentrionale ad eccezione del bacino del Mediterraneo, fucina di contrasti. Sull’Asia orientale e nella East Coast aumenterebbero le piogge e calerebbero le temperature, mentre sugli stati occidentali il clima assomiglierebbe a quello australiano. Infine il polo del freddo estivo sposterebbe i sui massimi dall’artico canadese a quello scandinavo.
La steppa diverrebbe la formazione dominante in Scandinavia
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