1 febbraio 2024
ore 11:28
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Il landfall della tempesta Ingunn visto dal satellite
Il landfall della tempesta Ingunn visto dal satellite

La tempesta atlantica battezzata Ingunn è transitata ieri, mercoledì, poco a nord del Regno Unito innescando raffiche di vento fino a 255km/h intorno al suo centro, posizionato in prossimità delle Isole FarOer tra Scozia e Islanda, superiori anche alla storica tempesta del 1987. Sulle Highlands è stata registrata una raffica di ben 170km/h, mentre sulle coste scozzesi i picchi sono stati di quasi 140km/h. In gran parte del settore settentrionale delle Isole britanniche si sono avuti forti disagi per black out, difficoltà nei collegamenti marittimi, ferroviari, aerei e stradali con alcuni ponti che sono stati chiusi al traffico in Scozia. Oltre ai venti forti piogge hanno interessato il nord del Regno Unito, colpendo soprattutto il settore nordoccidentale della Scozia, dove si sono avuti anche alcuni allagamenti.



Il centro della tempesta Ingunn si è spostato rapidamente verso ovest e la situazione sul Regno Unito è andata migliorando nelle ultime ore, ma ha ormai raggiunto la Norvegia e si è ulteriormente approfondito. Ingunn ha fatto landfall nella notte appena trascorsa sui fiordi tra le regioni di Lofoten e Nordland con un minimo di pressione eccezionale, inferiore a 950hPa. Si stima che Ingunn sia la tempesta più violenta che raggiunge la Norvegia almeno negli ultimi 30 anni e le sue raffiche potrebbero raggiungere i 220km/h, associate ad intense precipitazioni su tutto il paese. Nevicate a carattere di bufera stanno interessando le aree centrali norvegesi verso il confine con la Svezia, anche abbondanti e molte scuole dello stato oggi sono rimaste chiuse.



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