2 maggio 2013
ore 7:00
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Immagine dell'Uragano nel dettaglio
Immagine dell'Uragano nel dettaglio
Per la prima volta dal 2004 ad oggi la sonda spaziale Cassini è riuscita a fotografare, lo scorso 27 novembre, quello che al momento sembra il più grande Uragano che l'uomo abbia mai visto.
Nonostante abbia un occhio e una forma simile a quelli terrestri ma le sue caratteristiche sono molto diverse ad iniziare dalle dimensione, che secondo l'ente americano raggiungerebbero un diametro di circa 2000 Km. Un “gigante” anche di forza, visto che i venti al suo interno sono 3 volte superiori a quelli terrestri, con punte tra i 500 ed i 530 km/h.  


L'enorme tempesta, che staziona da anni sul polo nord di Saturno, è stata fotografata da una distanza di 419.000 chilometri. Non è ancora noto da quanto tempo questo vortice sia attivo, quel che si sa è che nonostante Saturno non presenti distese di acqua, esso si alimenta tramite il vapore acqueo contenuto nell'atmosfera composta da idrogeno. Si ritiene che si sia originato ormai diversi anni fa e solo recentemente Cassini ha potuto osservarlo, grazie all'aiuto della luce del sole che solo lo scorso anno ha illuminato il Polo Nord del Pianeta.
 

Nonostante l’enorme differenza di potenza e dimensione tra gli uragani terrestri e quelli saturniani, le tempeste sui due pianeti presentano delle analogie. Entrambi, ad esempio, hanno un occhio centrale contenente nubi molto basse o privo di formazioni nuvolose; inoltre le nubi alte che formano le pareti dell’occhio hanno caratteristiche comuni e su entrambi i pianeti le formazioni ruotano in senso antiorario nell’emisfero settentrionale.
Questo permetterà gli scienziati attraverso queste osservazioni di capire il meccanismo che regola questi enormi vortici nell’atmosfera di Saturno, nella speranza di approfondire la conoscenza degli uragani della Terra.
Altre immagini dalla sonda Cassini
Altre immagini dalla sonda Cassini
Una terza immagine della sonda Cassini
Una terza immagine della sonda Cassini

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