Filippine: nuova Tempesta in transito!! Si attiva la macchina mondiale degli aiuti
Time/Date: 11:00 AM PhT Tue Nov 12, 2013
Classe/Nome: TD (Zoraida)
Posizione: 8.2º N 126.2º E
Distanza 1: 10 km W di Bislig City
Distanza 2: 25 km SW di Hinatuan, Surigao Del Sur
Distanza 3: 110 km SE di Butuan City
Distanza 4: 200 km SE di Camiguin Island
Distanza 5: 340 km ESE di Dumaguete City
Venti (1-min avg): 45 kph
Raffiche: 65 kph
Movimento: WNW a 19 kph
Verso: Surigao-Agusan Area
Pressione: 1002 millibars (hPa)
Previsioni- la TD Zoraida si muoverà verso nord-ovest durante le prossime 12 ore per poi virare verso ovest -nord-ovest entro le prossime 48 ore. Zoraida attraverserà dapprima la provincia di Agusan per giungere in serata su Gingoog Bay, molto vicino a Camiguin. Zoraida si sposterà poi attraverso il Bohol Sea, passando sopra Siquijor ed a sud di Negros, molto vicino alla città di Dumaguete. Mercoledì pomeriggio attraverserà Palawan, passando appena a sud di San Vicente e proseguirtà in serata la sua marcia sul Mar delle Filippine occidentale. Si dovrebbe intensificare raggiunto il Sulu ed il Mare delle Filippine evolvendo in una tempesta tropicale.
EMERGENZA SFOLLATI- Si attiva nel contempo la macchina degli aiuti umanitari per portare soccorso ai migliaia di sfollati. Continua di ora in ora a crescere il numero delle vittime ufficiali, mentre i supestiti che hanno perso tutto sono esasperati, senz'acqua, cibo, elettricità e vestiti da quattro giorni.
Secondo l’ultima stima si parla di 1775 corpi recuperati e circa 2.500 feriti. Ma a detta delle Nazioni Unite, il tifone avrebbe causato oltre 10 mila morti nella sola isola di Tacloban, sicuramente la più colpita dalla tragedia. Un bilancio che potrebbe essere anche più grave se si conta i migliaia di dispersi anche sulle restanti isole colpite dalla furia dei venti e delle piogge. Tra di essi anche 12 nostri connazionali del quale si sono perse le tracce da alcuni giorni. Secondo le autorità locali sono più di 4 milioni di bambini coinvolti dal passaggio del tifone. Il presidente Benigno Aquino ha intanto proclamato lo stato di calamità nazionale, una mossa scontata ma che permetterà di accedere a fondi extra per l'emergenza. In azione anche l’esercito che oltre alle operazioni di ricerca e soccorso stanno evitando il fenomeno dello sciacallaggio.
Il dramma ha mobilitato anche il resto del mondo: gli Stati Uniti hanno inviato circa 180marines, tre C-130 e quattro elicotteri MV-22 specializzati in operazioni in ambienti difficili. Attraverso un ponte aereo, l'Unicef Supply Division di Copenaghen sta inviando aiuti per circa 1,3 milioni di dollari, mentre Unicef Italia ha aperto una campagna di raccolta fondi. Le prime equipe di dottori di Medici Senza Frontiere sono arrivate a Cebu, a loro si uniranno nei prossimi giorni altri 30 fra medici, psicologi e logisti. Msf invierà anche due aerei cargo con materiali medico e di logistica. Dall'Italia sono partiti aiuti che riguardano trasporti, viveri, medicinali e attrezzature per l'emergenza. In totale 1,3 milioni di euro tra beni materiali e fondi alle agenzie che si stanno occupando dell'emergenza". La Cei ha donato 3 milioni derivanti dall'otto per mille. E si è mobilitato anche il Papa, che tramite il Pontificio Consiglio 'Cor Unum', ha stabilito di inviare un primo contributo di 150.000 dollari per il soccorso alle popolazioni.
