FITTA NEBBIA A LONDRA: cancellati 50 voli
Erano anni che i londinesi non vedevano una nebbia così fitta e persistente, da quando la Gran Bretagna non è più la nazione a carbone della rivoluzione industriale, il famoso "fumo di Londra" era diventato solo un termine usato in sartoria per indicare un certo tipo di grigio negli abiti.
Ma quando umidità elevata, temperature insolitamente alte e assenza di vento ci si mettono, nemmeno la frenetica city può farci nulla e la nemica della visibilità campeggia indisturbata causando la sospensione di decine di Voli. 50 voli per la precisione ieri a Heathrow e anche oggi molti aerei rischiano di restare a terra.
Nessun altra conseguenza per fortuna, ma alcuni londinesi tra i più anziani ricordano ancora molto bene la catastrofica nebbia del Dicembre del 1952 quando una densa coltre di smog tossico causata dall'eccessivo consumo di carbone per il riscaldamento, avvolse la città per causando la morte diretta e indiretta di almeno 12mila persone, 4000 nei giorni della grande nebbia e altre 8000 nell'immediato periodo successivo.
Tutti i decessi furono causati da gravi patologie respiratorie causate da una concentrazione di particolato nell'ordine di 5000 microgrammi per metro cubo. Se pensate che la città di Milano ha raggiunto le sue massime punte di criticità nel 2002 con 400 microgrammi per metro cubo, vi rendete immediatamente conto della criticità.
Sulla spinta di questa grave tragedia, nel 1956 venne approvato a londra il Clean Air Act, primo grande provvedimento volto a contenere l'impatto ambientale degli inquinanti urbani e non solo. Oggi vengono investite numerose risorse sulla prevenzione di eventi come questo, nella speranza che non si verifichino mai più.