GENOVA. Il fiume nero uccide l'ecosistema del Polcevera. E' un disastro ambientale
Dopo l'incidente di domenica scorsa in una raffineria dell'entroterra genovese il petrolio ha ucciso la fauna che popolava il corso del Polcevera
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E' successo la sera di domenica scorsa alcuni chilometri a nord del capoluogo ligure, a Busalla, dove un guasto a una tubatura della raffineria della Iplom ha provocato il riversamento di una gran quantità di greggio nel letto del torrente Polcevera, il cui corso termina tra i moli di una parte del porto di Genova.
Ora lungo il torrente sono presenti decine di soccorritori, tra cui anche animalisti e volontari, impegnati a cercare di salvare il salvabile tra l'ecosistema che fino a qualche giorno fa era composto da rane, girini, oche e germani reali. Lungo il corso di quello che oggi viene chiamato il 'fiume della morte' le rane sono morte e con loro anche i girini.
Vigili del Fuoco e Protezione Civile stanno cercando in tutti i modi di liberare le ali di oche e germani reali dal peso del greggio, in modo che possano volare. Per 13 di loro è arrivata la salvezza grazie all'intervento dei veterinari della Lipu di Genova, ma per molti altri non c'è stato nulla da fare. Scorrendo vero il mare la marea nera ha raggiunto i moli del porto, provocando la morte di cefali e di altri pesci trascinati dal Polcevera verso la foce.
'La cosa più triste è accorgersi che i greti dei nostri torrenti, sino a sabato habitat ideale di molti uccelli e altri animali, sono all'improvviso diventati un deserto quasi senza segnali di vita animale' - riportano alcuni residenti della zona.